Ispirata dalla loro incredibile mente, la pittrice Elisabetta Priolo dedica meravigliosi dipinti ai cani che considera vere opere d'arte

9 Febbraio 2018 di Laura Alessandroni

I cani diventano i nuovi protagonisti nel mondo dell’arte

Ispirata dalla loro incredibile mente, la pittrice Elisabetta Priolo dedica meravigliosi dipinti ai cani che considera vere opere d’arte

I cani sono considerati fonte di ispirazione per nuove e originali forme d’arte. Molti artisti si dedicano a loro, si ispirano e investono la loro creatività negli amici a quattro zampe ma, soprattutto, tanti proprietari amano vedere i propri compagni diventare protagonisti di originali sculture o dipinti. Elisabetta Priolo, è tra questi artisiti: pittrice e amante dei cani, sin da piccola ha manifestato una forte predisposizione per l’arte. Nel corso degli anni ha sperimentato diverse tecniche di pittura e si è dedicata a lavori di varie tipologie anche se i ritratti sono la sua vera passione. Le sue opere d’arte sono state esposte in diversi hotel di Milano, al teatro Donizetti di Bergamo e a Mentone, in costa azzurra.

A che cosa si ispira e come capta i gusti delle persone?

«Viaggio per istinto, elaboro il concetto a partire da un’ispirazione momentanea, dall’emozione di un istante che mi colpisce nel profondo, da un soggetto che mi cattura con la sua bellezza e mi spinge a ritrarlo. Alla base della mia arte c’è una profonda emozione: solo da questa nascono le opere. La mia affinità particolare con i cani, poi, mi spinge a vedere in loro una bellezza particolare che cerco di portare alla luce con i miei ritratti».

Quali soggetti sono più richiesti dalla sua clientela?

«In questi ultimi vent’anni le opere d’arte più richieste sono state i “falsi d’autore” e i ritratti, soprattutto questi ultimi. E proprio per la ritrattistica i soggetti più ricercati sono stati i cani e i felini».

Ha da sempre la passione dei cani: come mai? Che cosa le piace di questi animali?

«Amo i cani da sempre, e in particolare amo le emozioni che sanno trasmettere. Mi colpisce specialmente il loro sguardo, l’espressione di estrema fiducia e fedeltà che esprimono nei miei confronti, quella “corrispondenza di amorosi sensi” che nulla chiede in cambio se non l’affetto reciproco. Il rapporto con i miei cani è stato stretto, quasi viscerale. Ma va detto che amo anche i gatti e, in realtà, non disdegno alcun tipo di animale».

L’intervista completa e le altre sfaccettature del mondo dell’arte le trovi sul numero di Argos 55 ora in edicola e disponibile online.

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