Michela Vittoria Brambilla: «Chiudiamo entro sei mesi gli allevamenti di animali da pelliccia e puntiamo alla loro riconversione. Seguiamo l’esempio dei Paesi europei che hanno già messo al bando gli allevamenti come il Regno Unito e Paesi Bassi o stanno formalizzando la decisione come in Francia e Irlanda.».
Così, la presidente dell’Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali propone un emendamento alla legge di bilancio, prevedendo uno stanziamento di 950.000 euro per la definitiva chiusura e riconversione degli allevamenti di visone in altri tipi di attività.
Già nel 2020 era stata emessa un’ordinanza per la sospensione temporanea degli allevamenti di visone, in modo da limitare il pericolo di contagio durante il periodo pandemico, successivamente confermata e prorogata per tutto il 2021; ora all’avvicinarsi della scadenza del provvedimento si sta pensando non solo al problema legato ai rischi sanitari ma anche all’etica relativa all’argomento, proponendo, con l’emendamento, la chiusura definitiva degli allevamenti di animali da pelliccia entro 6 mesi dall’entrata in vigore della legge.
La deputata Brambilla specifica che «Gli allevatori di visoni dopo la chiusura potranno accedere anche ai fondi per la riconversione verso modelli di agricoltura circolare o in impianti per la produzione di energie rinnovabili», la supporta Martina Pluda, direttrice per l’Italia di Humane Society International, «La fine degli allevamenti non è solo una questione etica, ma anche l’inizio di un nuovo percorso. Non vogliamo solo chiudere e vietare, ma portare queste aziende sulla strada della sostenibilità ambientale».