Dopo 14 anni, il gorilla di montagna diventato selfie star muore tra le braccia del suo amorevole custode Andre Bauma

13 Ottobre 2021 di Gaia Mascellino

Una storia commovente che racconta la fantastica amicizia tra il gorilla di montagna Ndakasi e il suo custode Andre Bauma.

Ndakasi, il gorilla di montagna

La storia di Ndakasi non inizia nel migliore dei modi. Nel Virunga National Park, in Congo, una dolce gorilla di montagna viene trovata dal ranger Andre Bauma aggrappata al corpo della madre morta. L’esemplare era stato colpito da alcuni bracconieri che da tempo facevano strage delle famiglie presenti nel parco.

Nonostante il trauma, la piccola gorilla si dimostra fin da subito di una dolcezza e intelligenza incredibili.

Il profondo legame 

Rimasta orfana, Bauma la porta con sé presso il centro Senkwekwe, noto per prendersi cura dei gorilla di montagna più sfortunati. Tra i due nasce una splendida amicizia ed il legame tra Ndakasi e Buama, in quattordici anni, diventa tanto forte da far emozionare chiunque.

Lo stesso Andre Bauma racconta:

È stato un privilegio sostenere e prendersi cura di una creatura così amorevole […]. La sua dolce natura e intelligenza mi hanno aiutato a capire la connessione tra gli umani e i grandi primati e perché dovremmo fare tutto il possibile per proteggerle.

Il successo da selfie star

È nel 2019 che Nsakasi diventa virale su Instagram sul profilo del Virunga National Park: uno scatto buffo e allo stesso tempo straordinario nel quale posa con un’altra gorilla orfana, su due piedi, mentre un addetto al parco, Mathieu Shamavu, scatta un selfie. Questa foto simpatica ha reso Ndakasi una vera e propria star dei selfie: espressiva, vivace ed incredibilmente vicina all’essere umano.

La grande perdita

La perdita di Ndakasi è stata vissuta dall’intero centro con estrema tristezza: la sua allegria, vivacità e interazione con l’essere umano hanno dato tanto a tutti i membri del parco. Purtroppo, però, una brutta e prolungata malattia l’ha portata lentamente a spegnersi. Se ne è andata tra le braccia del suo tanto caro amico e custode Andre Bauma.

A nome di tutto il centro:

“Mancherà a tutti a Virunga, ma siamo sempre grati per la ricchezza che Ndakasi ha portato nelle nostre vite durante il suo periodo a Senkwekwe”.

Ricordare questa storia è importante e lancia un messaggio di speranza al presente e futuro: dopo la morte di Ndakasi il parco ha ribadito che massacri come quello che ha ucciso la madre ha portato a grandi riforme che hanno fortunatamente rafforzato la protezione di tale specie, incrementando la popolazione di gorilla di montagna del 47%.

Fonte della notizia: NBC News

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