11 Febbraio 2016 di Redazione

Per secoli è stato l’angelo delle Alpi in quanto era usato soprattutto per andare in soccorso di persone travolte da valanghe e slavine. Oggi è anche un grande compagno della famiglia.

Cosa fa meglio

E’ il cane da valanghe per eccellenza ma è anche un buon guardiano e compagno di vita.

Malattie frequenti

Nessuna in particolare.

Cuccioli

Come tutti i cani di mole imponente i cuccioli fino ai dodici–quindici mesi d’età non dovranno essere obbligati a fare troppo movimento per impedire che la struttura ossea sia danneggiata. Cerchiamo quindi di lasciarli muovere in base ai loro desideri e senza sforzarli. è molto importante, quando il cucciolo avrà tra i sei e gli otto mesi, educarlo a una vita assieme all’uomo. Quando l’adulto peserà 70 e più chili sarà molto difficile controllarlo se non verrà abituato sin da giovane a non tirare al guinzaglio, a stare tranquillo seduto vicino al padrone o a salire in macchina anche quando non ne ha voglia. Per insegnare questi e altri comportamenti che servono a fare del cane un piacevole compagno non esitiamo a rivolgerci a un centro di addestramento se non siamo esperti. Cerchiamone però uno ben qualificato e che non usi metodi bruschi o coercitivi.

Caratteristiche

  • Taglia: Gigante
  • Pelo: Corto
  • Colori: colore di base con pezzatura rosso bruno più o meno grande (cani a macchie) fino a colore rosso bruno esteso sopra schiena e i fianchi (cani a sella completa). Mantello frastagliato con venature bianche nella sella. Desiderata l’abbrunitura scura alla testa.
  • Costo nutrizione: Alto
  • Adatto ai bambini: Molto
  • Adatto allo sport: Normale

Origine

Gli antenati di questa magnifica razza sono con molta probabilità i cani da montagna giunti nel nostro continente diversi secoli prima di Cristo al seguito delle popolazioni nomadi asiatiche, che li utilizzava-no per proteggere il bestiame lasciato al pascolo. La grande taglia e la possente struttura permettevano loro di affrontare nemici pericolosi quali il lupo o i grossi felini che un tempo erano molto diffusi nelle regioni dell’Asia. Secondo alcuni cinologi i cani svizzeri di tipo molossoide discenderebbero dai mastini che i Romani portavano al loro seguito durante le campagne militari con le quali occuparono nel corso dei secoli tutta l’Europa. Infatti, i soldati Romani, a più riprese invasero e attraversarono il territorio oggi chiamato Svizzera, dove lasciarono ad aiutare le sentinelle a guardia delle postazioni i loro grossi mastini che, nel tempo, a causa della selezione dovuta all’ambiente e all’incrocio con altre razze presenti nelle diverse aree, si sarebbero poi sviluppati nelle varietà che oggi conosciamo. Nel Medioevo cani simili al San Bernardo erano adottati da famiglie feudali e da ordini religiosi per fare la guardia a castelli o monasteri. Tra il XIII e il XIV secolo venne selezionato dai monaci svizzeri dell’Ospizio del Gran San Bernardo (a Bourg-Saint-Pierre). Nel 1865 partecipò alla prima esposizione in Inghilterra. Nel 1884 vennero inaugurati i libri genealogici svizzeri.

Carattere

L’aspetto che contraddistingue il Cane di San Bernardo è l’istinto incredibile a soccorrere chi si trova in pericolo, sia esso uomo o animale. Il San Bernardo è ancora in servizio all’Ospizio omonimo, anche se i mezzi tecnologici moderni e le mutate condizioni ne hanno un po’ diminuito l’importanza; tuttavia ancora oggi la razza ha doti che possono talvolta apparire soprannaturali. Quando si avvicina una tempesta, i San Bernardo l’avvertono con grande anticipo, come sono in grado di “sentire” quando sta per staccarsi una valanga. Il prezioso contributo al salvataggio in montagna che ha fornito e ancora oggi fornisce il San Bernardo è dovuto al suo prodigioso istinto. Ma il Cane di San Bernardo non è solo un ausiliario nelle operazioni di soccorso: è anche un magnifico compagno dell’uomo. L’attaccamento che prova per il padrone e, in uguale misura per tutti i membri della famiglia, lo rende un formidabile guardiano delle proprietà e un valido e temibile difensore delle persone. Non bisogna scordare che anticamente il San Bernardo era anche impiegato per difendere i frati dell’Ospizio dai briganti che erano numerosi in quei luoghi isolati e inospitali. Per i bambini il San Bernardo ha una vera passione, ed è un attento e scrupoloso custode dei suoi piccoli amici.


Alimentazione


Come tutti i cani di taglia grande o gigante ha bisogno di essere particolarmente seguito durante il periodo della crescita, che deve essere mantenuta equilibrata e senza eccessi né carenze. Si pensi che un cucciolo che alla nascita pesa 500-700 grammi a due anni peserà dai 60 ai 90 chili. L’ideale sono i cibi studiati per la razza o per la taglia, somministrati in quantità proporzionale allo stile di vita del cane (più è sedentario, più dovremo tener leggera la sua dieta). Da evitare assolutamente bocconcini dalla nostra tavola e possibilmente i cibi fatti in casa. È molto importante che il cane abbia un’alimentazione adatta alla sua età oltre che al suo stile di vita. Un cucciolo infatti ha bisogno di un nutrimento diverso da quello di un adulto, che a sua volta ha esigenze differenti da quelle di un cane anziano. Non diamo se possibile da mangiare al cane in un’unica soluzione ma suddividiamo la sua razione giornaliera (che va stabilita con il veterinario in modo da evitare problemi di peso) in almeno due pasti al giorno o meglio ancora tre. Questo vale per tutte le razze e in particolare per quelle di taglia grande e gigante, più suscettibili al grave problema della torsione e dilatazione gastrica. Il cibo andrebbe somministrato a orari regolari, uguali tutti i giorni.  Il nostro cane deve avere sempre a disposizione acqua fresca nella ciotola, in particolare nella stagione calda ma anche durante l’inverno. Il peso va tenuto sotto controllo regolarmente.


Salute


Il San Bernardo è in genere un cane rustico e sano. Per stare bene fisicamente e psicologicamente deve vivere all’aperto, in una cuccia abbastanza grande da contenerlo agevolmente e senza farlo sentire costretto, con a disposizione uno spazio di terreno che dovrà essere di circa 100 – 200 metri quadri, possibilmente con fondo in terra battuta ed erba. La cuccia deve essere sollevata da terra una decina di centimetri per essere isolata dall’umidità del terreno. Il San Bernardo ha anche bisogno di fare abbastanza moto per mantenere in forma la possente muscolatura e per non rischiare di ingrassare.  La toelettatura non è impegnativa e il pelo si mantiene in ordine con regolari spazzolate. Il bagno va fatto solo con prodotti specifici. Come per tutte le razze, cerchiamo di mantenere una buona igiene orale e facciamo dei controlli regolari per evitare la formazione di tartaro. Come per tutte le razze sono fondamentali le vaccinazioni annuali, oltre a regolari protezioni antiparassitarie (anche i cani che vivono in un ambiente pulito e casalingo possono essere attaccati dai parassiti!) e contro la Filariosi Cardio Polmonare.


Standard


Nome originale:
Cane di San Bernardo a pelo corto
Nazione:
Svizzera
Altezza garrese Maschio max:
90.0
Altezza garrese Maschio min:
70.0
Altezza garrese Femmina max:
80.0
Altezza garrese Femmina min:
65.0
Peso Maschio max:

Peso Maschio min:

Peso Femmina max:

Peso Femmina min:

Club Razza:
Club Italiano Cane di San Bernardo
Mantello:
Manto di copertura folto, liscio, aderente e sostenuto al tatto. Abbondante sottopelo. Cosce leggermente pantalonate, coda con pelo molto folto.
Coda:
Lunga e pesante, attacco largo e potente. Deve arrivare come minimo al garretto. A riposo tenuta pendente o ricurva verso l’alto nel suo terzo inferiore. In azione è portata più rialzata.
Caratteristiche:
Cane di notevole mole e dotato di un corpo armonioso, possente, vigoroso e muscoloso con testa imponente ed espressione attenta.
Standard:

Aspetto generale: cane di notevole mole e dotato di un corpo armonioso, possente, vigoroso e muscoloso con testa imponente ed espressione attenta.

Temperamento: amichevole, tranquillo ma anche vivace, carattere vigile.

Testa: Cranio: forte, largo, leggermente convesso. Arcate zigomatiche e orbitali fortemente sviluppati. Alla radice della fronte parte un solco che, correndo al centro del cranio, si perde a poco a poco nell’occipite. La pelle della fronte forma sopra gli occhi delle pieghe (rughe) che convergono verso il solco frontale. Quando il cane è eccitato risultano più visibili. Muso: corto e uniformemente largo. La lunghezza del muso è minore della sua profondità.

Stop: pronunciato.

Tartufo: nero, con narici grandi. Naso: la canna nasale è diritta con una lieve scanalatura: Labbra: con il bordo nero. Le labbra della mascella superiore, fortemente sviluppate, risalendo verso il tartufo formano un ampio arco. Commessura labiale visibile.

Dentatura: forte, regolare e completa con chiusura a forbice o a tenaglia. Ammessa la forbice rovesciata. La mancanza del premolare è tollerata. Occhi: di grandezza media, di colore dal bruno scuro a bruno nocciola, moderatamente infossati con espressione amichevole, il più possibile serrati.

Orecchie: di media grandezza attaccate alte e larghe, pendenti di forma triangolare con punta arrotondata. Padiglione fortemente sviluppato.  Bordo posteriore lievemente staccato, bordo anteriore aderente alle guance.

Tronco: apparenza generale imponente e armoniosa.

Collo: forte, gola e giogaia moderatamente sviluppate.

Linea dorsale: garrese ben marcato, dritta dal garrese ai lombi. Dorso: largo, potente e solido. Groppa: leggermente inclinata, si inserisce impercettibilmente nella radice della coda. Torace: cassa toracica moderatamente discesa con coste ben cerchiate. Ventre: leggermente retratto. Coda: lunga e pesante, attacco largo e potente. Deve arrivare come minimo al garretto. A riposo tenuta pendente o ricurva verso l’alto nel suo terzo inferiore. In azione è portata più rialzata.

Arti anteriori: visti di fronte, sono diritti e paralleli. 
Scapola: obliqua, muscolosa e ben aderente.

Braccio: della stessa lunghezza o soltanto un poco più corto della scapola. Angolo tra scapola e omero non troppo ottuso.

Gomiti: aderenti.

Avambraccio: dritto, di forte ossatura con muscolatura asciutta. Metacarpo: visto dal davanti verticale, visto di lato leggermente obliquo.

Piedi: larghi, chiusi con dita potenti e fortemente arcuate.

Arti posteriori:  visti da dietro sono paralleli. Moderatamente angolati, muscolosi. Coscia: potente, muscolosa e larga.

Ginocchio: articolazione ben angolata, né girata in fuori né in dentro.

Gamba: obliqua, abbastanza lunga.

Garretti: leggermente angolati e solidi.

Metatarsi: visti da dietro sono dritti e paralleli.

Piedi: larghi, chiusi con dita potenti e fortemente arcuate, speroni tollerati purché non intralcino il movimento. Sia i piedi anteriori che i posteriori vengono portati in linea retta.

Mantello:  manto di copertura folto, liscio aderente e sostenuto. Abbondante sottopelo. Cosce leggermente pantalonate. Coda con pelo folto.

Colore: colore di base con pezzatura rosso bruno più o meno grande (cani a macchie) fino a colore rosso bruno esteso sopra schiena e i fianchi (cani a sella completa). Mantello frastagliato con venature bianche nella sella. Desiderata l’abbrunitura scura alla testa.

Taglia: nei maschi l’altezza al garrese varia dai 70 ai 90 centimetri, per le femmine è compresa tra i 65 e gli 80 centimetri.


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