Gatti: animali solitari? Quelli domestici non più
Il gatto non è un animale da branco ma questo non significa che ami stare completamente solo e che in fondo non gradisca l’arrivo di un secondo gatto. I piccoli felini vanno sempre a caccia da soli e per questo sono sempre stati additati come animali solitari e indipendenti. In realtà, alla luce delle ultime ricerche sull’argomento, soprattutto da quando sono stati inseriti in un ambiente domestico nel quale sembrano trovarsi molto bene, si possono considerare quasi con certezza animali tutt’altro che solitari.
Il gatto ha aumentato la sua socialità. E in alcuni casi nascono amicizie profonde anche con i cani. Spesso a generare disturbi comportamentali è proprio la sofferenza per la solitudine. Per questo una compagnia renderà la sua vita senz’altro più dinamica e serena.
Scopriamo come garantire una perfetta convivenza in armonia
Le persone, una volta deciso di dare un compagno di giochi al micio di casa, lo prendono e lo portano subito a casa. Un incontro rapido e immediato. Gli esperti suggeriscono una via più prudente.
Il primo passo da fare è assicurarsi che il gatto che portiamo a casa sia sano. Quando lo scegliamo sarà bene farlo visitare e sottoporlo ai test canonici, disponibili in qualsiasi ambulatorio veterinario, della leucemia felina e della Fiv (Hiv dei gatti).
Il secondo passo è il seguente: invece che lasciarlo libero immediatamente per casa facciamogli esplorare prima una stanza, portandogli oggetti del nostro micio da annusare, come un cuscino o un giocattolo, in modo che possa prendere confidenza con i suoi odori. Dopo circa un giorno programmiamo il primo incontro, assicurando al “padrone di casa” coccole e attenzioni. Con queste precauzioni, che possono durare fino a una settimana di semi separazione, il gioco dovrebbe essere “quasi” fatto.