Ufficialmente chiusa la caccia: Enpa chiede intervento del Ministero dell’Interno
Oggi 30 gennaio si chiude ufficialmente la stagione della caccia e anche quest’anno si registrano milioni di animali selvatici uccisi solo per il sadico divertimento di pochi. Nel bilancio non mancano, purtroppo, le vittime umane. Le regioni non fanno nulla per agire, al contrario calpestano sentenze di TAR, Corte Costituzionale, Consiglio di Stato pur di mantenere saldi una manciata di consensi.
La caccia mette in pericolo la vita di escursionisti, cittadini, e anche dei bambini. In previsione della chiusura l’Ente Nazionale Protezione Animali si è espresso: “Ormai è una questione di sicurezza, chiediamo l’intervento del Ministro dell’Interno e che vengano innalzati i massimali delle polizze assicurative”.
In modo particolare l’Enpa sottolinea la pericolosità della caccia al cinghiale che quest’anno ha causato anche diverse vittime umane e punta anche il dito sulla “facilità” con la quale è possibile ottenere oggi il rinnovo della licenza di caccia, che avviene ogni 5 anni dietro presentazione di un certificato medico.
“Chiediamo al Ministero dell’Interno che sia introdotta una norma che preveda, dopo il raggiungimento di una certa età, l’obbligo di un controllo psicofisico annuale. E’ impensabile che possano girare armati ultrasettantenni che possono rappresentare un pericolo per loro stessi e per gli altri”.
Prosegue l’Enpa: “Chiediamo all’attuale Governo di intervenire con forza, soprattutto nei confronti di quelle regioni, dei dirigenti, della cariche politiche che continuano ad emanare consapevolmente atti illegittimi, contro gli interessi dei cittadini che invece vorrebbero maggiori tutele per gli animali selvatici riconosciuti dalla legge nazionale 157/92 come ‘beni indisponibili dello Stato”.