La vera difficoltà nei gatti sta nel ripianificare tutte le loro abitudini. Come abituare il gatto a un nuovo ambiente? Recuperiamo i suoi oggetti più cari.

18 Febbraio 2020 di Redazione

Aiutare il gatto ad affrontare il trasloco

Conoscere la casa e poter ritrovare tutto quello che cercano fa stare molto sereni i nostri mici. A volte capita che, a causa di un cambiamento o di un trasloco, i gatti devono abituarsi a un nuovo ambiente. Un cambiamento radicale implica il dispendio di molte energie.

Spesso si tende a credere che la vera fatica consista nel “nuovo processo di memorizzazione” ma non è così.

Abituare il gatto a un nuovo ambiente: ripianificare le loro abitudini

Come abituare il gatto a un nuovo ambiente? La vera difficoltà nei gatti sta nel ripianificare tutte le loro abitudini. Grazie alla loro memoria superba, arrivati in un luogo sconosciuto si renderanno conto che la cucina non ha più gli stessi odori, lo stesso per la sala, il bagno e così via.

Quando arriviamo nella nuova casa la prima cosa che bisogna fare è mettere in sicurezza porte e finestre e, in caso l’abitazione fosse dotata di terrazza o giardino, è bene recintare tutto con le reti per evitare che il gatto possa tentare la fuga.

Sicuramente all’inizio il gatto vivrà una condizione di profondo disagio in cui chiederà costante bisogno di attenzioni attraverso l’insistente miagolio: in questa fase è molto importante non assecondarlo altrimenti, non solo gli confermeremo che c’è qualcosa che non va, ma lo convinceremo che miagolando ossessivamente otterrà quello che vuole.

Può essere che il gatto dopo il trasloco, senta l’esigenza di voler marcare il territorio e di conseguenza farà pipì in giro per tutta la casa. Non preoccupiamoci, armiamoci di pazienza e puliamo tutto con acqua e alcool. Non usiamo altri prodotti chimici, potrebbero avere effetti controproducenti sul nostro micio.

Un altro punto molto importante riguarda l’alimentazione del gatto: non cambiamola. All’inizio il gatto con molta probabilità mostrerà un po’ di inappetenza, ma è del tutto normale. I dubbi devono sorgere nel momento in cui il gatto non mangia per più di 5 giorni.In questo caso rivolgiamoci al nostro medico veterinario.

Infine posizioniamo correttamente le lettiere. Mettiamole in posti tranquilli e un po’ nascosti, al gatto piace quando la sua privacy è rispettata perché lo fa sentire protetto e al sicuro.

Creare nuove abitudini: come fare?

La mente dei gatti lavora per associazioni: se una poltrona “profuma” di noi che li amiamo e gli diamo coccole e pappa, quel luogo li riconduce al benessere e alla vita affettiva appagante; al contrario, l’odore asettico di un divano nuovo non ha alcun richiamo positivo.

Diamogli tempo e recuperiamo dagli scatoloni i suoi oggetti più cari: riconoscendo quelli, presto i nostri gatti “faranno amicizia” anche con tutto il resto del nuovo ambiente.

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