Dopo essere stati salvati da una tragica situazione di maltrattamenti in Valsamoggia, ora gli animali cercano una nuova casa e qualcuno che dia loro l'amore che si meritano.

7 Settembre 2020 di Chiara Pedrocchi

Ben 11 gatti, 24 cani, una tartaruga, galli e galline sono stati salvati dall’atroce situazione di violenza e maltrattamento in cui erano costretti a vivere, grazie all’aiuto delle guardie zoofile dell’Oipa con l’ausilio della polizia locale. È successo in provincia di Bologna a Bazzano e Savigno, in Valsamoggia.

Gli animali vivevano con due donne, una madre ultraottantenne e la figlia, in condizioni igieniche precarie, ed erano oggetto di ripetuti maltrattamenti. Inoltre, in più occasioni la donna aveva impedito l’ingresso alle guardie e agli agenti, intervenuti a seguito di segnalazioni dei vicini che lamentavano degrado e cattivo odore.

Il sindaco di Valsamoggia Daniele Ruscigno è stato il primo a diffondere la notizia del salvataggio degli animali tramite il suo account Facebook, spiegando nei dettagli l’accaduto:

L’intervento segue un primo controllo effettuato a maggio dalla Polizia Locale nell’abitazione di Savigno di proprietà dello stesso nucleo, nel corso del quale è stato sequestrato un altro animale, sempre per presunti maltrattamenti e un tentativo di accertamento svolto a luglio. Il nucleo, composto da due donne, è stato poi sottoposto a verifica sanitaria mentre gli stabili sono stati oggetto di ispezione dell’igiene pubblica e, con la collaborazione dei vigili del fuoco, sono state chiuse le utenze in via precauzionale. L’Amministrazione Comunale – sottolinea – ha poi stanziato con un provvedimento di urgenza la somma di 10mila euro per fare fronte alle prime spese, su cui ci rivarremo presso la proprietaria attraverso le sedi giudiziarie competenti.

Gli animali salvati sono stati sequestrati e trasportati in strutture idonee (oasi felina di Valsamoggia, canili di Valsamoggia, Calderara e Bologna), mentre la proprietaria è stata denunciata per maltrattamento di animali. Viste le sue precarie condizioni di salute e la poca collaborazione, la donna è stata sottoposta ad accertamento sanitario obbligatorio e ricoverata in ospedale. Nelle case delle due donne sono stati anche scoperti i macabri resti congelati di una trentina di cani e gatti.

Gli animali messi in salvo saranno vaccinati e sterilizzati a spese del comune, e potranno finalmente essere presi in affido temporaneo. A spiegarlo è Paolo Venturi, delegato della sezione Oipa di Bologna:

Gli animali sequestrati, tutti molto docili e giovani, sono ora ospitati tra il rifugio e l’Oasi felina di Valsamoggia e i canili di Calderara e Bologna. Per ora possono essere presi in affido temporaneo, in attesa della sentenza che poi li renderà adottabili a tutti gli effetti. Speriamo di poter trovare una famiglia per ognuno di loro e per questo facciamo appello affinché gli interessati si facciano avanti, scrivendo alla nostra email guardiebologna@oipa.org.

Ci auguriamo con tutto il cuore che questi animali trovino famiglie in grado di accoglierli come ogni essere vivente dovrebbe essere accolto, e che trovino amore tra le braccia di persone che, consce di ciò che queste creature hanno subito, diano loro tutte le cure necessarie ad un’esistenza felice.

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