Superbia, ira, pigrizia e non solo.. se parliamo di gatti parliamo anche di vizi
Se Dante avesse scritto una Divina Commedia dedicata ai gatti si sarebbe potuto sbizzarrire considerato che quando si parla di gatti si parla sicuramente anche di vizi. I “piccoli atti peccaminosi” rendono unici i nostri gatti, i numeri uno per quanto riguarda la capacità di godersi la vita, riuscendo sempre a farsi servire e riverire. Ma quali sono i sette vizi capitali dei gatti.
Superbia
Questo “vizio capitale” è la convinzione della propria superiorità, in un atteggiamento di altezzoso distacco. Possiamo dire con sicurezza che talvolta i gatti possono peccare di superbia. Naturalmente, si tratta di un modo ironico per dire che i mici spesso fanno dei superbi.
Ira
se un gatto si arrabbia è quasi sempre in reazione a uno spavento e alla paura. Quando si sente minacciato dall’intrusione di un ipotetico nemico nel suo spazio vitale. Arrabbiandosi, infatti, il gatto avverte chi gli sta intorno di stare alla larga.
Avarizia
Utilizzeremo questo peccato capitale per parlare di una caratteristica del gatto talvolta molto divertente e tenera. Ci siamo mai accorti di quanto il nostro micio odi cedere i propri giochi o il proprio cibo? Di quanto sia attaccato e possessivo di oggetti del suo spazio vitale? Si tratta di un animale molto abitudinario che si sente sicuro laddove conosce. In questo senso è “avaro”. Cerchiamo di non cambiare gli oggetti cui è legato.
Golosità
Il gatto è uno tra gli animali per cui il pranzo ha un significato che va oltre l’alimentazione. Mangiare significa coccolarsi, gratificarsi e rubare il prosciutto dal nostro piatto è un modo per farsi vedere più che per assaporare la leccornia che, tra l’altro, per il micio ha più odore che sapore.
Pigrizia
Dormire per i gatti è importantissimo. Hanno bisogno di rilassarsi e di dormire dalle 14 alle 18 ore al giorno. Ma non tutti i “sonni” sono uguali. A volte il nostro amico dorme più profondamente, altre fa solo un sonnellino e in base alla posizione è possibile capire quale sia il suo stato d’animo. Una volta carichi, i gatti saranno pigri solo nei confronti di quello che non amano fare. Altrimenti… non sarebbero gatti
Lussuria
Non desiderare la donna d’altri dice un comandamento. Il micio non lo fa, anzi se qualcuno si dedica troppo alla sua padrona metterà il muso.
E l’invidia? Non pervenuta!
Sì: i mici sono avidi di attenzioni e potrebbero essere invidiosi solo nei confronti di chi ne cattura di più di loro. Cerchiamo sempre di essere equi nelle attenzioni, per non scatenare la loro ira funesta.