Il gatto prova emozioni… proprio come noi
Che cosa scatta nella loro testolina quando li lasciamo da soli a casa o li priviamo di attenzioni? O ancora, un micio abbandonato che cosa prova? Fino a qualche tempo fa si era convinti che il grande problema fosse fisico. Ora tutto è cambiato. Etologi e veterinari sanno che anche la sofferenza dei gatti è prima di tutto mentale: in sostanza anche il gatto prova emozioni come noi.
Basta osservarli per capire i loro stati d’animo
Questi animali molto sensibili vivono stati d’animo differenti che si possono captare semplicemente osservandoli. Guardiamo come è sdraiato o come sta seduto il nostro amico per capire se è rilassato, calmo, spaventato, arrabbiato. Per salutarci il micio incurva il dorso e si struscia addosso a noi. Tiene la coda diritta in alto, a volte ce l’avvolge intorno alla gamba e ci dà colpetti con la testa.
Se è felice e contento di vederci, spesso inarca la schiena e si mette sulla punta delle zampine. Se, è spaventato, inarca molto il dorso oppure si appiattisce sul pavimento. La coda alta è sempre sintomo di relax, la coda che sbatte di leggero nervosismo o interesse ed eccitazione, mentre un gatto stressato o arrabbiato la tiene tra le zampe. Coda grossa e pelo sollevato sono il più classico sintomo di uno spavento.