Etologi e veterinari sanno che anche la sofferenza dei gatti è prima di tutto mentale: in sostanza anche il gatto prova emozioni come noi.

27 Gennaio 2019 di Redazione

Il gatto prova emozioni… proprio come noi

Che cosa scatta nella loro testolina quando li lasciamo da soli a casa o li priviamo di attenzioni? O ancora, un micio abbandonato che cosa prova? Fino a qualche tempo fa si era convinti che il grande problema fosse fisico. Ora tutto è cambiato. Etologi e veterinari sanno che anche la sofferenza dei gatti è prima di tutto mentale: in sostanza anche il gatto prova emozioni come noi.

Basta osservarli per capire i loro stati d’animo

Questi animali molto sensibili vivono stati d’animo differenti che si possono captare semplicemente osservandoli. Guardiamo come è sdraiato o come sta seduto il nostro amico per capire se è rilassato, calmo, spaventato, arrabbiato. Per salutarci il micio incurva il dorso e si struscia addosso a noi. Tiene la coda diritta in alto, a volte ce l’avvolge intorno alla gamba e ci dà colpetti con la testa.

Se è felice e contento di vederci, spesso inarca la schiena e si mette sulla punta delle zampine. Se, è spaventato, inarca molto il dorso oppure si appiattisce sul pavimento. La coda alta è sempre sintomo di relax, la coda che sbatte di leggero nervosismo o interesse ed eccitazione, mentre un gatto stressato o arrabbiato la tiene tra le zampe. Coda grossa e pelo sollevato sono il più classico sintomo di uno spavento.

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