L'insufficienza renale cronica dei gatti si definisce come un danno renale che perdura da più di tre mesi, altrimenti si parla di insufficienza renale acuta

6 Agosto 2019 di Redazione

Come riconoscere l’insufficienza renale cronica dei gatti?

L’insufficienza renale cronica dei gatti si definisce come un danno renale che perdura da più di tre mesi, altrimenti si parla di insufficienza renale acuta, ed è classificata secondo le linee guida della International Renal Interest Society in quattro stadi. I soggetti al primo stadio non hanno sintomi e non presentano alterazioni negli esami del sangue effettuati per valutare la funzionalità renale controllando valori come l’urea e la creatinina: in questo caso, il danno non ha ancora coinvolto più del 75% della massa renale totale.

Basti pensare che è sufficiente un singolo rene funzionante per vivere bene: è il caso delle persone che si sottopongono a trapianto renale. Questo per dire che prima che compaiano sintomi o alterazioni negli esami del sangue, la funzionalità di questi due organi deve essere compromessa per il 75 per cento.

Non è difficile comprendere, dunque, come l’insufficienza renale possa spesso essere diagnosticata tardivamente e si rendano necessarie indagini più approfondite, per esempio l’esame delle urine o l’ecografia addominale. Sorvolando sugli altri stadi, i soggetti al quarto stadio presentano tutti i sintomi appena descritti: purtroppo, questi gatti hanno un’aspettativa di vita piuttosto bassa e una qualità di vita scadente.

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