Nel 2001, i Pinback dedicarono un brano alla scomparsa di Penelope, il pesciolino rosso di uno dei componenti della band.

15 Gennaio 2021 di Chiara Pedrocchi

PENELOPE è un singolo della band americana indie-rock Pinback.

La canzone è dedicata al pesciolino di Armistead Burwell Smith IV, uno dei due componenti della band.

La band californiana nacque nel 1998, quando Smith e Ron Crow erano compagni di stanza. Il pezzo, uno dei più famosi della band, fa parte dell’album “Blue Screen Life“.

Oh, Penelope
Oh, Penelope

Are you filled with air?
Sei pieno d’aria?

Swallowed oxygen
Hai mandato giù ossigeno

Made you float up?
Che ti ha fatto galleggiare?

Is it Dropsy?
Si tratta di un edema?

Will your lungs swell?
I tuoi polmoni si gonfieranno?

It’s depressing me
Mi sta deprimendo

To see you struggle
Vederti lottare

Nonostante la canzone sia ritmata e molto orecchiabile, il testo è strappalacrime. Si parla infatti della non-accettazione della morte di Penelope da parte del cantante, che non sopporta la vista del suo pesciolino galleggiante privo di sensi.

Don’t wanna see you floating upside down
Non voglio vederti galleggiare a pancia all’aria

On the top of the bowl when I
Sulla cima della boccia quando

Come round to visit you
Vengo a farti visita

Don’t wanna see you floating upside down
Non voglio vederti galleggiare a pancia all’aria

Sebbene il testo della canzone sia deprimente, è significativo notare quanto amore sappiano dare gli animali anche senza parlare la nostra lingua, ma semplicemente con la loro presenza. In questo senso, i pesci rossi sono l’esempio per eccellenza: non solo non possiamo dialogare con loro, ma non possiamo neanche coccolarli come faremmo come un cane o un gatto. Eppure, se i Pinback ci hanno scritto una canzone, è perché hanno compreso l’importanza della creazione di un rapporto armonioso tra l’uomo e un’altra creatura, di qualsiasi specie essa sia.

Della canzone sono state realizzate numerose cover, tra cui quella dei Saosin e quella dei PlayRadioPlay!

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