Liù: il cane che lotta contro i nostri tumori
Il Pastore Tedesco Liù e il Sergente Maggiore Francesco Paolo Sardella sono un’Unità cinofila speciale: operativi in Kosovo, ora si dedicano con passione al Progetto Humanitas. La cagnolona nera si è presto guadagnata il soprannome di “cane che fiuta i tumori”, cosa che ci fa ricordare quanto questi amici a quattro zampe siano straordinari e pronti a dedicarsi incondizionatamente a noi.
Il sergente maggiore Sardella ci ha raccontato la sua esperienza: «Mi sono sempre piaciuti i cani ma in famiglia non avevamo lo spazio per averne uno. Nel 2002 ho deciso di unire lavoro e piacere, ho fatto la selezione e sono stato ammesso al corso per diventare Unità cinofila. Ho iniziato con un Pastore Belga Malinois che, sfortunatamente, si è subito fatto male a una zampa; su dieci mesi di corso ne ha fatti otto di convalescenza. Questo però ci ha legati moltissimo e alla fine siamo risultati i primi del corso. Abbiamo fatto una missione in Libano nel 2007. Poi ho iniziato con Liù: abbiamo fatto il corso, siamo stati in Kosovo e nel 2012 abbiamo iniziato il progetto con l’Humanitas. Liù è un cane molto equilibrato: ho due figlie, abbiamo anche un altro cagnolino, la sera non aspettano altro che torniamo per stare tutti insieme in famiglia. Ma al mattino Liù non vede l’ora di tornare al lavoro: fa il giro nel giardino e poi mi aspetta vicino all’auto come a dire “andiamo, siamo in ritardo”. Per i cani l’addestramento è un gioco, hanno voglia di lavorare.
Per fare questo lavoro bisogna avere passione, amore per gli animali. Avere un cane non è semplice, un bimbo cresce, il cane rimane per sempre un bambino. Bisogna curarlo, progettare le vacanze in modo che anche lui possa venire, e naturalmente anche alla famiglia deve piacere il cane. È un impegno ma regala tante soddisfazioni».