E’ del 19 gennaio scorso la notizia che circa 850 cuccioli tra chihuahua, barboncini, maltesi e altri ancora, la metà dei quali malati di brucellosi, sono stati sequestrati dai Carabinieri forestali del Nipaaf (Nucleo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale) in un allevamento in località Trecastelli ad Ancona, autorizzato per soli 61 cani.
L’allevamento di Trecastelli, molto noto e particolarmente attivo nella vendita di cani di razza di piccola taglia, era già stato sottoposto a provvedimenti di restrizione a partire dal 2018. Allo stato attuale sono indagate 5 persone.
Poiché da quanto sopra esposto paiono ravvisarsi profili di responsabilità penale, i legali di Gaia Lex, il centro di azione giuridica di Gaia Animali & Ambiente, l’avvocato Alessandra Cavalletti e l’esperta legale ambientale Francesca Testella, hanno depositato esposto-querela in Procura della Repubblica di Ancona. Gaia Animali & Ambiente si dichiara pronta a costituirsi parte civile nel procedimento penale.
“Vogliamo capire come sia possibile che un allevamento autorizzato per 61 cani arrivi ad averne 500 e poi addirittura 850“, ha dichiarato il presidente di Gaia Animali & Ambiente Edgar Meyer. In seguito al sequestro dei cuccioli, Cavalletti e Testella hanno aggiunto:
Nella Marche purtroppo le tematiche inerenti gli animali da anni sembrano non avere alcuna importanza a livello di governo regionale, considerato che non vengono più nemmeno erogati contributi alle associazioni animaliste e nelle zone colpite dal terremoto del 2016 ci sono cani e gatti abbandonati o lasciati lì dai proprietari che hanno perso la casa che vengono esclusivamente nutriti e curati dai volontari a proprie spese. Ci auguriamo che la nuova amministrazione regionale prenda in considerazione le esigenze di tutela degli animali anche nella direzione di una riforma della legge regionale sugli animali d’affezione, al fine di promuovere sempre di più le adozioni da canili (e gattili) e proteggere i cani presenti in realtà private come ad esempio gli allevamenti.