Se è vero che l’acqua è l’elemento costitutivo di questi tre ambienti, è anche vero che si tratta di situazioni diverse e che ciascuna ha pro e contro da valutare bene

1 Agosto 2018 di Redazione

Mare, fiume o lago?

Se è vero che l’acqua è l’elemento costitutivo di questi tre ambienti, è anche vero che si tratta di situazioni diverse e che ciascuna ha pro e contro da valutare bene. Il mare, per esempio, quasi sempre ha onde ben visibili che si infrangono sulla battigia: se sono alte, ovviamente non è il caso di far entrare il cane, ma va detto che alcuni soggetti si spaventano del moto ondoso anche quando è modesto, perché quella massa in movimento che, oltretutto, fa un discreto rumore, non è sempre semplice da affrontare, soprattutto per i cani che scoprono il mare da adulti. 

Dunque, andiamoci piano e se il nostro amico si spaventa, non forziamolo; piuttosto, diamo l’esempio entrando in acqua davanti a lui e invitandolo a raggiungerci, magari mostrandogli un giocattolo che ama particolarmente, adatto anche a essere usato in acqua. Il lago, a differenza del mare, in genere ha onde minime che non creano facilmente timore nel cane. Va detto però che l’acqua dolce, meno densa di quella salata, ha un effetto di sostentamento del corpo minore, quindi il cane dovrà muoversi di più per restare a galla. Ma non è un problema, se ha imparato a nuotare correttamente. Il fiume è sempre il posto più pericoloso, per via della corrente che può trascinare via anche un nuotatore provetto, con il rischio non solo di stancarsi in fretta ma anche di andare a sbattere su ostacoli sommersi o emersi. Quindi, esaminiamo bene la situazione prima di lasciare entrare

il nostro amico in acqua e se non ci sentiamo sicuri… cerchiamo un altro posto. Un’ultima annotazione: i canali artificiali o i tratti di fiume irrigimentati sono i posti più pericolosi in assoluto, perché spesso hanno una corrente forte e ripide sponde in cemento che impediscono di uscire dall’acqua. Alla larga!

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