Una volta stabilita la razza di cane che vogliamo adottare, dobbiamo capire come scegliere il cucciolo giusto per noi. Di seguito proponiamo dei “test” che ci aiuteranno a decidere.
Intanto, precisiamo l’importanza di fare più visite ai cuccioli tra il 30° e il 50° giorno di vita per avviare la reciproca conoscenza e per osservare la loro personalità col passare del tempo.
Buona lettura!
Come scegliere il cucciolo giusto: ecco 10 “test”
1. Test dei familiari
Come hanno dimostrato diversi esperimenti, comportamento, genetica e morfologia sono legati. Ecco perché è fondamentale valutare con attenzione comportamento, carattere e anche aspetto dei genitori o dei “nonni” dei cuccioli.
2. Test genetici
Da valutare anche la selezione genetica che ha fatto l’allevatore, evitando di prendere cuccioli se, per esempio, i genitori sono fratello e sorella o madre e figlio. Inoltre, informati se ci sono malattie ereditarie o problemi comportamentali frequenti in quella specifica linea di sangue.
3. Test ambientale
Verifica sia l’igiene sia gli spazi a disposizione dei cani, non solo nei box ma anche le aree dove possono muoversi e giocare, e valuta se esiste un’area attrezzata per i cuccioli. Molto importante anche che vi siano sufficienti fonti di stimoli sonori e ambientali di vario genere e che l’allevatore non sia il solo a interagire con i cuccioli.
4. Test sanitari
Essenziale assicurarsi che il cucciolo sia in salute. Ecco cosa verificare:
– occhi: assenza di rossore o scolo;
– denti: assicurarsi che la chiusura dei denti sia a posto e non soggetta a prognatismo o enognatismo (a eccezione di alcune razze in cui è previsto);
– addome: assenza di ernie ombelicali (sono piccoli rigonfiamenti apparentemente sottopelle);
– organi genitali: la presenza dei due testicoli nel maschio (a volte scendono successivamente);
– apparato urinario: verificare che il cucciolo non abbia perdite involontarie (fimosi);
– vitalità: il cucciolo deve essere attivo, a eccezione dei momenti di risveglio e successivamente ai pasti.
5. Test sensoriali
Controlla che tutti i sensi siano attivi e che la reattività rientri nella norma:
– tatto e percezione del dolore: accarezza, tocca e dai un lieve pizzicotto al cucciolo che deve reagire ma non esageratamente;
– udito: schiocca le dita mentre il cucciolo non ti guarda e verifica se percepisce il suono. Ovviamente non deve spaventarsi!
– vista: muovi un indumento o un gioco per verificare che il cucciolo ne segua il movimento con gli occhi;
– equilibrio: da terra, metti il cucciolo a pancia all’aria e poi rilascialo. Dovrebbe immediatamente girarsi e rimettersi in piedi.
6. Test di avvicinamento
Avvicinati ad un passo normale alla cucciolata e accovacciati a un metro di distanza. Si possono verificare le seguenti situazioni:
– il cucciolo viene verso di te camminando in modo prudente ma con coda alta e atteggiamento festoso: è corretto;
– viene verso di te correndo e saltando con aria festosa e mordicchia scarpe o vestiario, è corretto. È un cucciolo e ha un bisogno di masticare più elevato della media, almeno fino al cambio dei denti;
– viene verso di te impedendo agli altri cuccioli di raggiungerti. Questa situazione può rappresentare un campanello d’allarme: in età adulta potrebbe essere eccessivamente possessivo e/o tendere a dominare sugli altri cani, ma bisogna approfondire perché potrebbe essere soltanto una fase;
– sta in un angolo, è timoroso, si allontana da te quando te avvicini, ha una postura sottomessa e la codina tra le gambe, urina. Sono possibili sintomi di paura dovuta a cattiva socializzazione e/o di origine genetica;
– è poco reattivo e inespressivo: il rischio è che sviluppi depressione e apatia, ma potrebbe anche non sentirsi bene;
– si muove continuamente come una scheggia impazzita e per lungo tempo: potremmo essere di fronte a un cane iperattivo.
7. Test della docilità
Prendi il cucciolo, mettilo su un fianco, tienilo fermo e osserva la sua reazione:
– non oppone resistenza e aspetta il rilascio: è corretto;
– si dimena ma solo per qualche istante per poi rilassarsi: è corretto;
– non accetta la presa e inizia a dimenarsi, mordere, gridare, urinare, defecare, ha le pupille dilatate. Il rischio è che si tratti di un cane potenzialmente aggressivo e/o ansioso.
8. Test del morso
Prendi un tira-molla (straccio, treccia morbida e simili), muovilo davanti al cucciolo e aspetta la sua reazione:
– si avventa immediatamente e afferra il tira-molla in maniera decisa, ringhia sollevando le labbra, con coda dritta e tesa, e si rifiuta per parecchio tempo di lasciare la presa nonostante le tue richieste. Potresti trovarti di fronte a un cane con indole da lavoro, più che da famiglia;
– accetta di giocare, ringhia, senza però sollevare le labbra, agitando la coda e dopo un po’ lascia la presa su tua richiesta o perché è passato del tempo. È il comportamento di un cane attivo ma adatto alle famiglie;
– va verso l’oggetto, lo annusa ma non lo morde; il cane sarà probabilmente adatto a persone anziane o sedentarie.
9. Test d’isolamento
Per questo test il cucciolo deve aver superato le 7 settimane. Prendi il cucciolo scelto, isolalo dai fratelli e portalo in una stanza con i tuoi familiari. Osserva la reazione:
– si sdraia in un angolo dimostrando indifferenza sia per il distacco dalla cucciolata che verso di te. Il rischio qui potrebbe essere di assenza di attaccamento e depressione;
– abbaia e urla, non cerca la mamma e i fratellini e scappa dal tentativo di contatto perpetuato da te. Il rischio: reazione asociale;
– piange, uggiola e cerca la sua cucciolata. Reazione assolutamente normale. Se riesci in quel momento a tranquillizzarlo, stai già gettando le basi relative all’attaccamento e alla fiducia;
– piange per un momento ma si tranquillizza subito con il tuo contatto o con le parole. Il comportamento è quello ideale.
10. Test sui giochi e sul riporto
Attira l’attenzione del cucciolo con un giocattolo adatto alla sua età e taglia (valutate la grandezza del gioco in modo che sia afferrabile) e lancialo a 1 o 2 metri di distanza. Come reagisce?
– rincorre il gioco, lo afferra e lo porta verso di te dopo che lo hai sollecitato con il richiamo: reazione ottimale per un futuro cane da riporto;
– rincorre il gioco, prima lo esplora, lo afferra e poi lo abbandona: reazione parziale, lavorandoci potrebbe fare un buon riporto;
– inizia a correre verso l’oggetto per poi abbandonare senza neanche prenderlo: dimostrazione di mancanza d’interesse, probabilmente il riporto non rientra nei suoi schemi motori;
– non dimostra alcun interesse rimanendo impassibile: questo ci fa dubitare su possibili grandi prestazioni future nel riporto dell’oggetto. Al di là del riporto, però, puoi valutare l’attitudine del cane su oggetti di forma e grandezza diverse. Parti con i classici: giochi in peluche, palline, frisbee per cani, anelli di gomma, riportini in gomma o tessuto, ecc.
Ricordiamo che questi test non sono infallibili, ma sono prove utili per valutare in anticipo la personalità del piccolo amico a 4 zampe.
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