Il nuovo articolo 3 della Legge Provinciale sugli animali d'affezione prevede sanzioni fino a 800 euro per chi non rispetta la norma.

2 Aprile 2022 di Redazione

Dal 1° gennaio 2023 in Trentino sarà vietato legare cani e altri animali domestici alla catena. Lo prevede un disegno di legge approvato all’unanimità dalla Giunta provinciale. Il provvedimento, che ora è passato all’esame del Consiglio provinciale, è stato presentato dall’assessora alla Salute, Stefania Segnana.

Come recita il nuovo articolo 3 della Legge Provinciale 2012 sugli animali d’affezione:

«Al responsabile della detenzione di un animale d'affezione è vietato l'utilizzo della catena o di qualunque altro strumento di contenzione similare, salvo che per ragioni sanitarie, documentabili e certificate dal veterinario curante, o per ragioni urgenti e temporanee di sicurezza».

Proprio per questo la normativa prevede una sanzione tra 400 e 800 euro per coloro che non dovessero rispettare il divieto. La multa potrà essere raddoppiata in caso di reiterazione dell’illecito.

Una pratica incivile

Legare i cani alla catena è una pratica barbara. Proprio per questo le associazioni animaliste continuano a denunciare un comportamento che, in caso di incendi o inondazioni, potrebbe causare la morte degli stessi cuccioli.

La situazione Regione per Regione

Sono Austria e Svezia i Paesi europei in cui vige il divieto totale di legare i cani alla catena. A rivelarlo è stato il recente RapportoVerso il divieto di tenere i cani legati alla catena”, realizzato dalla start up Green Impact, in collaborazione con l’associazione Save the Dogs and Other Animals. Se in alcuni Stati del Vecchio Continente la normativa è vaga o non prevede divieti espliciti, in Italia la fattispecie è regolamentata a livello regionale e provinciale per le Province Autonome di Trento e Bolzano.

E così, mentre Campania, Lazio, Marche e Umbria hanno norme che prevedono il divieto assoluto di detenere i cani alla catena, le disposizioni di Abruzzo, Emilia-Romagna, Lombardia, Puglia e Veneto prevedono deroghe specifiche. Basilicata, Liguria e Sicilia non hanno, invece, una normativa sul tema. Le rimanenti Regioni e Province Autonome hanno direttive vaghe e inefficaci. Proprio per questo lo Stato italiano deve emanare una Legge contro una cultura anacronistica, così da normare a livello nazionale un divieto sanzionato soltanto in alcune realtà regionali.

legare i cani alla catena

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