Quella che stiamo per raccontarvi è la storia di un Bulldog francese chiamato come l’ex capitano del Torino, Glik. La storia di Glik viene raccontata dal suo salvatore, Adriano, il 4 maggio, giorno della memoria per i tifosi granata.

7 Maggio 2018 di Redazione
Quella che stiamo per raccontarvi è la storia di un Bulldog francese chiamato come l’ex capitano del Torino, Glik. La storia di Glik viene raccontata dal suo salvatore, Adriano, il 4 maggio, giorno della memoria per i tifosi granata.
Questa è la data in cui i tifosi del Torino si recano a Superga per onorare gli invincibili del Grande Torino, morti 69 anni fa in un incidente aereo.
Alla commemorazione di quest’anno numerosi erano i quattrozampe presenti: fra questi Glik un Bulldog francese con la maglia del Toro numero 25, quella indossata dall’ex capitano polacco a cui si è ispirato Adriano nello scegliere il nome per il suo cucciolo: “Compirà quattro anni a ottobre, ma ha già un carattere irruento come il calciatore, ecco perché abbiamo deciso di chiamarlo così“.

Glik salvato da un destino crudele

La storia di Glik è una storia di incuria e abbandono da parte del suo precedente proprietario: quando il Bulldog aveva solo sette mesi, infatti si è rotto entrambi i gomiti a causa del suo ex proprietario che lo ha fatto cadere.
Così il cane è stato portato alla clinica universitaria di Grugliasco dove proprio Adriano lavora: “Il medico gli ha messo due viti nelle gambe, poi dopo l’operazione mi ha detto che sarebbe stato regalato perché nel nostro centro non si poteva tenere. Non ci ho pensato due volte e ho deciso subito di adottarlo“.

 

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