Tutela degli animali: l'Italia sta facendo passo avanti con la formulazione dei nuovi articoli del Codice Penale. Scopriamo come...

31 Luglio 2018 di Redazione

Tutela degli animali: l’Italia sta facendo passo avanti

Negli ultimi tempi si sta discutendo di un progetto di legge che prevede l’istituzione della figura del Garante regionale per i diritti degli animali con il compito di di garantire a livello regionale una concreta azione di promozione e sviluppo delle politiche per la tutela degli animali: mappatura dei cani padronali, sterilizzazione e adozioni responsabili sono i punti dai quali partire per migliorare la situazione della Penisola.

Tutela degli animali: cosa dicono le leggi vigenti?

La svolta per quanto concerne la legislazione relativa alla Tutela Animali si ha nell’anno 2004, anno in cui si è cominciano a considerare penalmente punibili fenomeni illegali quali l’utilizzo di animali a scopro di lucro, lotte clandestine, sevizie inflitte a queste anime innocenti.
Sempre nel 2004, nel Codice Penale è stato introdotto il Titolo IX BisDei delitti contro il sentimento per gli animali“: nuocere agli animali non rappresenta solo un reato nei loro confronti ma anche verso il nostro sentimento per loro.

Sono previsti una serie di articoli che trattano le diverse ipotesi di reato: dall’uccisione di animali, all’uso di animali in spettacoli e manifestazioni, al loro maltrattamento.

Maltrattamento non è solo picchiare

Non è solo la morte di un animale a indurre la necessità di tutela massima: l’art. 544 C.p. si occupa di un argomento altrettanto importante come il maltrattamento.
La novità introdotta con la nuova formulazione dell’articolo è che il maltrattamento di animali da semplice contravvenzione diventa un vero e proprio reato: viene considerato maltrattamento qualsiasi tipo di gestione non idonea al benessere generale dei pet.

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