Abbandonati in un rifugio con la rogna: la nuova vita di Mango e Chilli
Barbara Zuluaga si era recata in un rifugio per adottare un cucciolo di nome Freckles, destinato all’eutanasia.
Ma il destino aveva altri programmi per Barbara: c’erano altre due vite da salvare in quel rifugio “Ho visto quelle due piccole creature così minuscole e spaventati.Riuscivo a vedere solo quei meravigliosi occhi blu e verdi, perché tutto il resto del loro corpo era ricoperta dagli effetti della rogna. E proprio per questa malattia il loro padrone li ha abbandonati al rifugio di Houston. Una struttura sempre sovraffollata di cani. E mi sono detta: “Devo aiutarli“. Così la donna racconta il suo incontro con i quattrozampe.
Barbara non ci ha pensato due volte e ha preso i due cuccioli dal rifugio e li ha portati a casa.
I due cuccioli, chiamati Mango e Chilli, ai tanti mali che già presentavano si aggiungeva anche anche una malnutrizione che aveva indebolito le loro ossa tanto da fargli piegare le zampe. Ma grazie alla cura della donna, i due cuccioli sono migliorati e sono guariti così bene che “anche il veterinario è rimasto sorpreso“, ha spiegato Barbara. “Ho dovuto isolarli per circa due settimane con una cura intensiva di antibiotici fino a quando i loro colpi di tosse non se ne sono andati; poi ho messo loro delle tutine perché, per via della rogna, la loro pelle era molto sensibile“.
Barbara ha spiegato che “In sole cinque settimane, Mango e Chili hanno più che raddoppiato il loro peso e i loro peli sono cresciuti; quando i cuccioli sono diventati più sani, sono emerse le loro personalità individuali. Mango è davvero rilassato e dolce, Chili è molto vocale e orgoglioso. Gli piace correre in giro e inseguire le cose”.
I due cuccioli, dopo essere tornati in forma grazie all’amore e alle cure di Barbara, hanno trovato immediatamente casa: Mango ora si chiama Moose e vive con Sara Weinrich, un fratello peloso di nome Roxie e un bel micione di nome Ziggy. Chilli è stato invece regalato “Chilli è un cane fantastico e dolce. Credo che sia tutto merito di Barbara”, ha detto James Wisniewski