La PETA, acronimo che sta per People for the Ethical Treatment of Animals, divenuta famosa per la sua celebre lotta contro l’industria delle pellicce “Preferirei andare in giro nudo che indossare una pelliccia”, ha decretato conclusa proprio la sua decennale campagna. Negli ultimi trent’anni la PETA ha “spogliato” decine di testimonial ( come dimenticare Pamela Anderson a Eva Mendes) per raggiungere l’obiettivo che le tante fabbriche e i tanti marchi di moda usassero sempre meno le pellicce nei loro prodotti.
Ad annunciare la decisione il suo vice presidente, Dan Matthews, che ha anche spiegato che in alcuni Stati americani si è raggiunto l’obiettivo di introdurre il divieto di commerciare capi con pelliccia. “È un fatto raro che si riesca a fermare una campagna perché ha funzionato troppo bene. Negli ultimi anni per raggiungere il nostro scopo abbiamo davvero lottato duramente, e oggi tanti designer e creatori di moda hanno finalmente deciso di voltare le spalle alle pellicce. Adesso dobbiamo guardare avanti e lanciare nuove sfide, non adagiarci sugli allori”.
La PETA, vinta questa battaglia, concentrerà i propri sforzi nella lotta contro l’allevamento intensivo, la sperimentazione sugli animali e l’uso di animali nell’industria del divertimento, perché anche gli animali, così come gli umani, soffrono.