I cani da slitta sono partiti sotto una coltre morbida di neve alla conquista dell'Appennino per l'undicesima edizione di Balla coi lupi

10 Febbraio 2018 di Laura Alessandroni

I cani da slitta attraversano l’Appennino per l’undicesima edizione di Balla coi lupi

I cani da slitta sono partiti sotto una coltre morbida di neve alla conquista dell’Appennino per l’undicesima edizione di Balla coi lupi

 

Martedì l’evento,offerto e organizzato dalla Proloco di Miscoso, ha preso il via da Febbio, per passare poi da comuni come Villa Minozzo e Ventasso, con otto equipaggi di cani da slitta che dovranno attraversare l’Appennino entro il 10 febbraio, quando si concluderà la manifestazione. Balla coi lupi, la più importante e unica manifestazione di sleddog non agonistico che si disputa in Italia.

«Fino a tre giorni fa eravamo in forse: troppa poca neve. Disperavamo di farcela», spiega il presidente Stefano Dolci «e abbiamo addirittura dovuto introdurre qualche modifica per non passare in alcuni punti in cui c’è pericolo slavina. Perché siamo qui per divertirci e non per rischiare. La sicurezza prima di tutto».  Per fortuna è cominciato a nevicare e quindi si è tornati al programma iniziale, anzi ora c’è quasi il problema opposto: troppa neve. Così tanto che la prima notte, passata a Rifugio Segheria, non ha mai smesso di nevicare. Una cornice davvero suggestiva, in cui musher e i loro cani da slitta hanno potuto anche dormire fuori per vivere a pieno lo spirito vero dello sleddog del grande Nord.

Questa undicesima edizione prevede anche una tappa notturna, da Ospitaletto a Cerreto Laghi, recuperando così una tradizione degli anni passati. Un’esperienza voluta dagli stessi musher sia per il forte impatto emotivo che per la difficoltà del percorso che permette ai conduttori e i loro cani da slitta di metteresi alla prova.  Gli equipaggi dovranno superare numerosi corsi d’acqua da attraversare a guado nel buio più assoluto.
Questi tracciati così impegnativi hanno reso Balla coi lupi un appuntamento imperdibile per ogni musher. E’ una delle poche manifestazioni di sleddog in cui il legame e la fiducia tra il conduttore e i suoi cani da slitta sono fondamentali per farcela. Una vera prova fisica ed emotiva sia per l’uomo che per i cani.

Il programma di Balla coi lupi: la traversata dell’Appennino coi cani da slitta

Martedì 6 febbraio, prima tappa: Passo delle Radici- Rifugio Segheria dell’Abetina Reale. La sera c’è stato il bivacco notturno all’aperto davanti al Rifugio e i musher hanno dormito nelle tende e i cani da slitta sulla neve

Mercoledì 7, seconda tappa: Rifugio Segheria- Febbio. Gli equipaggi sono ripartiti su ben 25 centimetri di neve fresca, un risveglio davvero felice, tanto che Stefano Dolci ha affermato «Era da tanti anni che non c’erano le condizioni ottimali per il passaggio con le slitte. Quest’anno è perfetto. Lo scenario è meraviglioso: le piante cariche di neve, la neve morbida. Uno spettacolo»

Giovedì 8, terza tappa: in notturna Ospitaletto- Cerreto Laghi

Venerdì 9, quarta tappa: Cerreto Laghi-Passo dell’Ospedalaccio- Succiso

Sabato 10, quinta tappa: Succiso- Rifugio Rio Pascolo- Miscoso.

Balla coi lupi non è una corsa competitiva, ciò che la rende una traversata unica è il contatto diretto tra uomo e cane. L’obiettivo della manifestazione è stare insieme e divertirsi anche se è innegabile che sia una prova fisicamente ed emotivamente impegnativa per i musher e i cani da slitta.

 

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