Il Nucleo Operativo Tutela Animali ha denunciato Paolo Bonolis a causa del maltrattamento delle iguane utilizzate durante una delle “prove di coraggio”.

12 Aprile 2019 di Redazione

Nucleo Operativo Tutela Animali denuncia Paolo Bonolis per maltrattamento animali

Per Paolo Bonolis e il famoso programma trasmesso su Canale 5 “Ciao Darwin” arriva la denuncia per maltrattamento animali. Il Nucleo Operativo Tutela Animali ha denunciato Paolo Bonolis a causa del maltrattamento delle iguane utilizzate durante una delle “prove di coraggio”, a quanto pare gli animali erano rinchiusi in gabbie non compatibili alla loro natura.

Animali rinchiusi in gabbie non compatibili alla loro natura

Il Nucleo Operativo Tutela Animali, nella sua pagina Facebook ha pubblicato un post in cui ha dichiarato: “Abbiamo denunciato alla Questura di Trapani il Sig. Paolo Bonolis per maltrattamento di animali, detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura e promozione di spettacoli che provocano strazio agli animali.

I fatti riguardano il programma televisivo “Ciao Darwin” ove si contrappongono fra loro due squadre, che dovrebbero sfidarsi in “giochi” di abilità e nell’ambito dei quali si inserisce ormai sistematicamente il ricordo ad animali vivi, utilizzati come mezzo di divertimento del pubblico e quindi come oggetti da piegare ad esigenze televisive.

Inoltre, la condotta del conduttore Bonolis e di chiunque abbia con lui concorso o cooperato nei reati denunciati, viola le linee guida formulate dalla ANMVI (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani) per il corretto inserimento degli animali in televisione, visto che nel presente caso i poveri animali vengono utilizzati come oggetti per spaventare i concorrenti, in un “gioco”, se così può chiamarsi, barbaro, e senza alcun rispetto della logica della promozione del rispetto degli animali e della sensibilizzazione alla conoscenza delle specie, ed anzi contravvenendosi al divieto (sempre ivi incluso) di fare un uso in tv di animali che li sottoponga a stress o che neghi la loro dignità”.

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