Il Consiglio di Stato ha accolto la richiesta di libertà di Enpa e Oipa per l'orsa JJ4. Auguriamo a lei e ai suoi cuccioli buon letargo!

14 Dicembre 2020 di Ilaria Aceto

Pochi giorni fa il Consiglio di Stato con due ordinanze fondamentali in seduta collegiale ha accolto la richiesta di libertà avanzata da Enpa e Oipa per l’orsa JJ4. Le due associazioni infatti avevano presentato ricorso contro l’ordinanza con cui il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, aveva decretato la cattura e la reclusione a vita dell’animale.

JJ4 in questi mesi è stata vittima di una vera e propria persecuzione da parte della Provincia di Trento. Tutto è iniziato quest’estate quando l’orsa, una delle più anziane della zona e che fino a quel momento non era mai stata segnalata, era venuta a contatto con due cacciatori mentre era accompagnata dai suoi tre cuccioli.

Foto a cura di Alexas_Fotos

A partire da quel momento la vita dell’orsa si è trasformata in un incubo. Con una prima ordinanza Maurizio Fugatti aveva tentato di condannare a morte l’animale, tuttavia il Tar del Trentino aveva fortunatamente bocciato l’iniziativa. Era scattata a questo punto una nuova ordinanza, questa volta di ergastolo. Chiaramente, la prigionia di JJ4 avrebbe costituito un danno irreparabile per i suoi cuccioli e anche questa proposta è stata bloccata dal Tar (puoi leggere tutta la vicenda qui).

Infine, il 12 ottobre, anche il presidente della Terza Sezione del Consiglio di Stato, Franco Frattini, aveva accolto la sospensiva dell’ordinanza per la cattura di JJ4, su un nuovo ricorso presentato da Enpa e Oipa dopo la bocciatura da parte del Tar Trentino. La ricusazione è stata poi bocciata dal Consiglio di Stato in seduta plenaria il 26 novembre scorso, dopo l’intervento di altre associazioni: la Lega antivivisezione (Lav) e la Lega per l’abolizione della caccia (Lac).

Oipa, Enpa e Lav commentano così la presa di posizione da parte del Consiglio di Stato:

Si stenta a credere che nella fase tanto difficile che attraversa il nostro Paese. Nella crisi tanto profonda della biodiversità, nello stravolgimento climatico che incrudelisce sulla fauna, gli amministratori continuino a investire energie e pubblico denaro in una partita ingiusta e fallimentare, incuranti anche del discredito causato dalla violazione di norme europee e italiane, in una sorta di dispregio per un programma comunitario di alto profilo scientifico, Life Ursus, volto alla reintroduzione degli orsi in Trentino, che ha ricevuto anche, a suo tempo, cospicui fondi. Con il pronunciamento di oggi il Consiglio di Stato riconosce all’orsa JJ4 un vero diritto di natura, vale a dire quello alla libertà e alla pratica dei ritmi naturali che le spettano, a lei come agli altri orsi italiani, nella fase delicatissima del letargo, che costituisce una prova cruciale per la sopravvivenza della specie.

Noi non possiamo far altro che unirci al coro di Enpa e Oipa e augurare a JJ4 e ai suoi cuccioli un buon letargo!

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