Pranzi e cenoni di Natale sono fonte di piacere per il nostro palato, ma anche per quello dei nostri cani. Quando la tavola è ricca di tante golosità, viene spontaneo fare assaggiare anche a loro qualche leccornia, che non faccia parte della solita pappa. Ma se il cane fa una vera e propria abbuffata natalizia? I rischi di stare male purtroppo aumentano. Vediamo quali sono e come intervenire.
Abbuffata natalizia del cane: i rischi
È giusto che anche i nostri cani prendano parte alla festa gastronomica? Dal punto di vista emotivo, la risposta è ovviamente sì, ma dal punto di vista della loro salute… la risposta è sostanzialmente “no”! A parte le indigestioni, assai comuni in questi casi, va ricordato che stomaci e intestini dei nostri amici, abituati a tutt’altro genere di dieta, possono subire spiacevoli conseguenze anche solo per piccoli quantitativi di cibo inadatto.
Un sintomo comune è il vomito e spesso, subito dopo avere vomitato, i nostri amici vanno in cerca dell’acqua, stimolando lo stomaco, già provato, a contrarsi nuovamente per espellere il suo contenuto. Si stabilisce così un circolo vizioso che conduce a consistenti perdite di liquidi e sali minerali, causa di disidratazione. I cani si deprimono, molti avvertono mal di pancia e non di rado subentra anche la diarrea. La comparsa di tracce di sangue è una conseguenza abbastanza comune, specie se lo stimolo all’evacuazione è continuo. Ora bisogna rimediare.
Come intervenire?
Di fronte a un’indigestione e a vomito e diarrea è bene far sparire le ciotole dell’acqua e della pappa. Di solito, ciò è sufficiente per rallentare la motilità del tubo digerente ed evitare un peggioramento. Se il cane cessa di vomitare, si può poi procedere a una dieta idrica per almeno 24 ore, in attesa di osservare gli sviluppi. Altrimenti, ci si deve subito rivolgere al veterinario, che metterà a punto un trattamento disintossicante di sostegno a base di soluzioni reidratanti e farmaci anti-vomito.
Se la situazione lo richiedesse, potrebbe rendersi necessaria anche l’esecuzione di esami più approfonditi quali analisi del sangue per la valutazione delle funzionalità epatica e pancreatica, radiografie ed ecografie addominali, utili per comprendere meglio l’entità della situazione in atto. Non appena il cane sta meglio, è bene fargli seguire per alcuni giorni una dieta leggera, a base di piccoli pasti quotidiani: possiamo dargli patate lessate e carni bianche oppure alimenti preconfezionati indicati per i problemi gastroenterici.
L’impiego di antibiotici, regolatori della motilità intestinale, protettori delle mucose del tubo digerente, fermenti lattici e così via è a discrezione del veterinario.
Allora non gli diamo proprio niente?
Ci sono assaggi ok e assaggi vietati: un pezzetto di prosciutto crudo magro o di bresaola va bene, una fetta di salame o simile invece no (troppo grasso, troppo sale, spezie…). Un assaggio di pesce lesso è ok, lo stesso per il pollame e la carne usati per fare il brodo, mentre il “pennuto” ripieno fatto al forno è un concentrato di grassi cotti da evitare, anche in piccole dosi.
Il cotechino è ovviamente off limits ma anche le lenticchie perché, come tutti i legumi, creano difficoltà digestive anche gravi ai cani.
Alimenti adatti
La razione ideale per un cane reduce da un’indigestione deve essere caratterizzata da alta digeribilità: questo consente di assicurargli la disponibilità dei nutrienti e velocizzare lo svuotamento gastroenterico, permettendo al tempo stesso la guarigione del tratto digerente. Meglio inoltre ridurre i grassi. La fibra solubile, utile per nutrire le cellule intestinali e ripristinare la flora microbica, va invece aumentata.
La polpa di barbabietola è un’eccellente fonte di fibra moderatamente fermentescibile, ideale in caso di problemi gastrointestinali. La disponibilità di elettroliti compensa le perdite saline, in particolare di sodio e potassio, che tipicamente si riducono nei cani affetti da vomito e dissenteria. Le vitamine B neutralizzano i radicali liberi associati alle forme gastroenteriche. In commercio si trovano poi mangimi specifici per il controllo dietetico dei sintomi di un’indigestione natalizia.
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