Il rapporto che i cani hanno con gli alimenti è meno semplice di quanto si creda. L'inappetenza del cibo, per esempio, è influenzata da tre fattori

19 Dicembre 2019 di Redazione

Cosa fare se il cane è inappetente?

Il rapporto che i cani hanno con gli alimenti è meno semplice di quanto si creda. L’atto di mangiare è un’esperienza sensoriale è un momento appagante con ricadute positive sull’umore del cane, dunque se il cane è inappetente bisogna capire come agire.

Per i cani, l’appetibilità del cibo è un fatto sociale, sensoriale e… psicologico. Se il cane non mangia con entusiasmo o se addirittura rifiuta il cibo, prima di tutto bisogna consultare il veterinario e, se tutto sembra a posto, un comportamentista. Nel rapporto con gli alimenti, infatti, i cani denotano spesso comportamenti tipici, talvolta innati: parliamo in particolare di neofilia, neofobia e avversione.

Il cane non ha fame: neofilia, neofobia e avversione

La neofilia è un comportamento di preferenza che il cane manifesta per un cibo che non ha mai sperimentato in precedenza: questo atteggiamento deriva dall’istinto naturale di diversificare il regime dietetico e di rendere più varia l’alimentazione. In questo modo, l’animale si garantisce istintivamente una base più ampia di sussistenza.

Di segno opposto, invece, la neofobia. Questo comportamento è raro in natura e i cani hanno iniziato a svilupparlo nell’ambito della convivenza con l’uomo. I soggetti che manifestano difficoltà verso i cibi nuovi, spesso la sviluppano a causa di stress oppure quando il pasto viene ripetutamente offerto in condizioni molto diverse dal solito.

L’avversione è un rifiuto alimentare vero e proprio. Solitamente è legata a odori molto sgradevoli, a stimoli negativi che evocano paure maturate in precedenza oppure a condizioni patologiche in atto che influenzano il comportamento anche sotto il profilo dell’alimentazione. E vanno indagate con il veterinario.

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