Può capitare a tutti: ci avviciniamo alla ciotola del nostro cane mentre sta mangiando, magari per cambiargli l’acqua che sta proprio lì accanto, e lui inizia a ringhiare per minacciarci. Non lo fa mai, non ha mai questo atteggiamento verso di noi, eccetto quando sta mangiando. E appena ci allontaniamo dalla sua ciotola torna ad essere tranquillo, come se nulla fosse. Cos’è accaduto? E come risolvere questo comportamento?
La difesa della ciotola: cos’è
Il nostro amico a quattro zampe, di solito così dolce e tranquillo, stava solo rispondendo a un istinto primordiale, naturale: quello di difendere la sua fonte di cibo. Si parla, in questo caso, di difesa della ciotola. Certo, possiamo capire che minacci gli altri cani della casa nel momento in cui si avvicinano alla sua ciotola, tuttavia potrebbe sembrarci strano che il nostro animale ringhi proprio a noi, che lo nutriamo ogni giorno. Ma i nostri cani non ragionano così: loro vivono alla giornata, come se si ponessero sempre la domanda: “La mia ciotola si è riempita stamattina ma… si riempirà anche stasera?”.
Si tratta di un’eredità culturale, radicata nei nostri cani che, in fondo, come tutti i predatori non hanno mai la certezza di riuscire a procurarsi il cibo. Per questo motivo proprio il cibo e la ciotola sono elementi fondamentali nella vita dei nostri animali, nonché utili strumenti di interazione ed educazione. Esistono però dei semplici metodi che ci possono aiutare a tranquillizzare il nostro cane, in modo che non veda più la nostra mano come una minaccia quando ci avviciniamo alla sua ciotola.
Comportamenti da evitare
Un errore da non fare mai è sottrarre la ciotola al nostro cane mentre sta mangiando, in modo da “dimostrargli chi comanda”, per fargli capire chi è il leader del branco (come suggerito da metodi ampiamente superati). Niente di più sbagliato! Questo comportamento infatti è il residuo di una visione arcaica del rapporto tra uomo e cane, che si fonda su presupposti errati. Anche in natura, infatti, in una condizione di disponibilità di risorse, un lupo non sottrarrebbe mai un pasto a un altro lupo. La lotta per il cibo si potrebbe verificare solo nel caso in cui questo tenda a scarseggiare.
Anche lasciare del cibo sempre a disposizione del nostro cane non rappresenta una soluzione efficace. Infatti la ciotola va riempita due volte al giorno e, se il nostro cane non mangia entro pochi minuti, va tolta. Lasciare cibo sempre a disposizione causa infatti problemi di salute nei nostri amici a quattro zampe che, al contrario di ciò che potremmo pensare, non sono in grado di autogestirsi nei pasti. Tendono invece a mangiare tutto, finendo tutto il cibo a disposizione, proprio perché, come già detto, non sanno quando mangeranno di nuovo. Ciò può portare a sovrappeso, disturbi gastrointestinali, problemi di digestione e, nei casi più gravi, anche alla torsione gastrica, pericolo mortale.
Difesa della ciotola: come risolverla
In ogni caso, la soluzione del problema legato alla difesa del cibo, che può essere anche dovuto a esperienze di abbandono, malnutrizione o randagismo, e perciò di “fame” vera e propria, è semplice e prevede soltanto l’utilizzo di due ciotole. Ecco come fare:
- Cominceremo col suddividere la razione giornaliera di Fido in due pasti (se già non lo facciamo), per attenuare il forte desiderio di cibo che facilmente si sviluppa nei cani nutriti solo ogni 24 ore: il ciclo digestivo dei cani sani è di circa 8 ore, per cui mangiando solo una volta al giorno si ritrovano a stomaco vuoto per ben 16 ore prima del prossimo pasto…altro che “fame da lupi”!
- Al momento della pappa ci presenteremo con due ciotole, una piena (che resterà assolutamente fuori portata per il cane) e una vuota, che gli offriremo con la massima naturalezza. Allo sconcerto del cane di fronte al nostro incomprensibile “scherzo”, dovremo assumere un’aria del tutto innocente e disinteressata, e prelevare una cucchiaiata di cibo dalla ciotola piena per depositarla in quella vuota, senza spostarla da dove si trova.
- Terminata la piccola porzione, il cane ci rivolgerà uno sguardo deluso e noi gli concederemo una seconda cucchiaiata. L’operazione proseguirà fino al termine della razione e verrà ripetuta a ogni pasto per alcuni giorni, cioè fino a quando il nostro amico comincerà a considerare l’avvicinarsi della nostra mano alla ciotola come qualcosa di positivo e non come una possibile minaccia al suo pranzo.
- La volta successiva offriremo la ciotola contenente circa un terzo della razione completa. Non appena il cane avrà terminato, invece di aggiungere cibo con il cucchiaio dalla ciotola piena a quella svuotata, preleveremo quest’ultima, la porteremo vicino alla riserva di pappa e ne aggiungeremo un altro terzo, per poi restituirla al nostro sempre più stupefatto amico; identica operazione ripeteremo per la porzione finale, che concluderà il pasto.
- Dopo qualche giorno, potremo passare a una suddivisione della porzione in due parti, sempre con la medesima procedura, per poi tornare alla normalità. Nel caso in cui l’alimentazione del cane fosse affidata a turno più membri della famiglia, è fondamentale che tutti partecipino alla procedura descritta, per scongiurare il rischio che il cane associ la positività della sottrazione della ciotola a un solo membro del gruppo, continuando a considerare gli altri come possibili concorrenti a livello alimentare.