Bulldog Inglese: tutto quello che devi sapere

Il tuo sogno nel cassetto è quello di avere un Bulldog Inglese tutto per te? Ecco tutto quello che devi sapere sul molossoide di taglia media originario dell’Inghilterra.

A guardarlo beatamente sdraiato sul tappeto del salotto, con quello sguardo tra il serio e il faceto a illuminare il testone rugoso, riesce difficile immaginarlo tenacemente “agganciato” alle caviglie dei legionari di Giulio Cesare o impegnato in duelli mortali con tori da mezza tonnellata. Eppure, il simpatico Bulldog Inglese, oggi famoso e apprezzato proprio per l’affetto e la serenità che sa esprimere nella vita famigliare, discende da una stirpe di combattenti impavidi, cani tanto agguerriti da meritarsi l’aggettivo pugnaces (“combattente”, appunto) da parte degli invasori Romani in Britannia, che lo temevano persino di più dei feroci guerrieri locali!

Per fortuna il nostro amico si è lasciato alle spalle l’antico passato da combattente per entrare nelle nostre case a portare dolcezza, grazie al suo cuore grande e sensibile, e allegria, con quella buffa espressione da bullo tutto… coccole. Tra le pieghe della sua pelle si nasconde un cane davvero unico: dolce sì ma anche determinato, volitivo, a volte un po’ testone, pronto a entrare in azione se provocato per difendere la sua famiglia a cui è molto attaccato. Ed è forse per questo che tanti italiani lo scelgono ogni anno come amico fedele, ben sapendo che per meritare il suo affetto bisogna prima guadagnare la sua stima, ricordando le sue origini (non certo di cane “da divano”) e rispettando la sua vera natura che va compresa e assecondata. In tal caso, sarà amore vero.

La forma del cranio di questo e altri cani un tempo utilizzati per i combattimenti ha una ragione pratica: la larghezza offre molto spazio per lo sviluppo dei muscoli che attivano le mascelle, che così possono fornire una potenza molto superiore alla norma, e inoltre obbligano la dentatura a disporsi quasi orizzontalmente. In questo modo, la potenza del morso aumenta significativamente, il che era funzionale ai compiti barbari cui venivano destinati questi cani. Bisogna tenerlo presente anche oggi, perché la forza del morso di un Bulldog è tuttora notevole e non va sottovalutata. Ottima ragione per favorire al massimo l’inibizione del morso fin dalla tenera età. Il rovescio della medaglia in termini di salute derivante da questa forma del cranio sono le notevoli difficoltà di respirazione che affliggono il Bulldog, così come tutte le razze dette, appunto, brachicefale proprio per la mancanza della canna nasale.

Se è vero che il Bulldog odierno è ben lontano dall’immagine del cane atleta, è anche vero che non è neppure incapace di condurre una vita moderatamente attiva. Questo grazie al “piano salute” portato avanti dal Circolo Italiano Bulldog che ha permesso di circoscrivere le patologie cardiache e di ridurre, grazie a un controllo dei riproduttori, patologie di origine genetica. Gli allevatori, dal canto loro, negli ultimi anni sono riusciti a migliorare la capacità respiratoria utilizzando riproduttori con vie aeree più larghe, a tutto vantaggio della salute di questo cane.

Paziente con i bambini e tranquillo con gli anziani, il Bulldog ben allevato è affidabile e pacifico, pronto a godersi le comodità della casa e a farci sorridere con i suoi atteggiamenti buffi: cosa che non guasta, se la giornata è andata un po’ storta. La sua sensibilità fuori dal comune gli permette, infatti, di cogliere il nostro stato d’animo come farebbe un amico che ci conosce da anni. Ciò nonostante, non si tira indietro di fronte a una minaccia ed è pronto a difendere strenuamente il suo compagno umano, se lo ritiene in pericolo. In alcuni frangenti questa determinazione si trasforma in cocciutaggine e il nostro pigro amico potrebbe decidere di pensarci un po’ su prima di fare qualcosa che gli abbiamo chiesto… ma, come sempre, con una buona educazione di base e molta coerenza da parte nostra il Bulldog sarà un plus di dolcezza e allegria nella nostra famiglia.