Come riconoscere se il cane ha paura da alcuni comportamenti diversi dal solito. Scopriamo insieme alcuni dettagli utili.

6 Maggio 2024 di Letizia

Un cane che ha sempre paura può avere alla base del proprio comportamento numerose ragioni che, probabilmente, risiedono in un momento di alterazione della sua vita quando era cucciolo. Questo si traduce in un atteggiamento di terrore nei confronti del mondo esterno, degli estranei, dei rumori forti e di qualsiasi fattore che esca dalla sua comfort zone molto ristretta. È molto importante il nostro intervento per migliorare la qualità della sua vita, perché nessun cane è irrecuperabile.

Questa paura cronica potrebbe dipendere dal fatto che Fido sia cresciuto in un contesto alquanto isolato o, comunque, poco stimolante. Questo comportamento purtroppo capita molto spesso in quei cuccioli nati e cresciuti in canili o separati troppo presto dalla loro mamma da allevatori improvvisati, alquanto discutibili.

Per un cane di questo tipo, dunque, ritrovarsi a contatto con stimoli vari rappresenta un vero e proprio trauma. La crescita non farà che aumentare ansia ed insicurezze, dal momento che toccherà confrontarsi con altri animali, svariati umani, i rumori della città e tanto altro.

La paura nel cane è un sentimento molto complesso

La paura intesa in questo senso ampio rende la vita del nostro cane molto difficile e anche per noi il tutto diventa assai complesso. L’impegno che dobbiamo avere per offrire aiuto a Fido è fondamentale. Non affidiamoci a suggerimenti comportamentali ormai superati, quando si diceva che le paure dei cani non vanno assecondate e bisogna ignorale.

Il nostro amico è profondamente empatico e sente le nostre emozioni ed è in grado di esprimere il suo supporto nei nostri confronti, quindi non c’è nessun motivo scientifico per cui noi non dobbiamo fare la stessa cosa. Offrirgli conforto, fargli capire che con noi è al sicuro, dargli i suoi tempi per adattarsi al mondo che lo spaventa, sono comportamenti di una persona consapevole e amorevole.

Dobbiamo ragionare nell’ottica del branco e da “alfa” creare un clima di assoluta calma. Quando il capo non mostra alcuna preoccupazione, lancerà il giusto messaggio, ovvero assenza di pericolo. Al tempo stesso, però, il conforto garantito deve avere un limite. Qualora fosse costantemente troppo intenso, potrebbe semplicemente spingere il cane a restare in questa condizione, considerando come necessaria anche una dose eccessiva di coccole e attenzioni.

È una situazione molto delicata da gestire per un umano, perché non dobbiamo avere un comportamento troppo rassicurante ma, al tempo stesso, dobbiamo essere rassicuranti. Sembra una contraddizione di termini, ma in questi disturbi del comportamento dobbiamo cercare veramente di entrare il più possibile nella forma mentis di un cane. Quando vediamo i documentari sui lupi, spesso notiamo questi magnifici esemplari di alfa perfettamente in grado di gestire le dinamiche all’interno del gruppo: sono autoritari ma, al tempo stesso, infondono fiducia, giocano e mantengono le distanze.

Può sembrare impossibile che un essere umano possa gestire qualcosa di così canino eppure, se pensiamo ad un esempio più semplice dell’offrire supporto quando Fido ha paura, possiamo capire come comportarci. Molti di noi, pur amando alla follia il proprio cane, non dormono con lui, preferiscono che lui resti nella sua cuccia ai piedi del letto. Sicuramente in certi momenti giocosi il cane salirà sul letto, ma solo su invito, e questo accadrà perché siamo riusciti a instillare in lui il rispetto per l’alfa (noi). Il capo dorme sempre più in alto, è assodato, è una legge non scritta del branco e nessuno andrebbe mai senza un suo invito a dormire accanto a lui. Se siamo stati in grado di non farlo dormire sul letto potremo curare le sue paure.

Cane spaventato
Cane spaventato – Amicidicasa.it

Come rassicurare il cane nel modo giusto

Se vogliamo rassicurare il nostro cane, puntiamo moltissimo sul contatto fisico, magari anche con uno snack di conforto, ma senza comportamenti eccessivi o premi in abbondanza perché potremmo confonderlo. Dobbiamo fare in modo che percepisca la nostra tranquillità, che si senta protetto da noi, ma che non associ questo momento di paura alla dinamica coccole-premio, per evitare di avallare questo suo status. Offrire al cane uno spazio sicuro dove rifugiarsi senza forzarlo né ignorarlo completamente può fare una grande differenza nella sua capacità di gestire lo stress e superarlo efficacemente.

Alcuni cani, per esempio, se hanno paura dei tuoni preferiscono stare da soli. Non dobbiamo forzarli all’inizio del temporale a stare con noi sul divano. Assecondiamo il loro bisogno di isolarsi e, in un secondo momento, con voce calma cerchiamo di farli venire da noi, accarezziamoli, parliamo con loro e cerchiamo di fargli capire che non c’è nulla di cui preoccuparsi.

Ovviamente, qualora i comportamenti fobici del cane non migliorino con il passare del tempo, nonostante i nostri tentativi di stimolarlo, farlo socializzare e ad affrontare i suoi timori, dovremo rivolgerci ad un comportamentista. Ogni peloso è un mondo a parte, con un suo carattere e un suo vissuto e, sebbene il nostro amore sia immenso, il nostro supporto potrebbe non essere sufficiente. In questo contesto, farsi aiutare da un comportamentista, aiuterà il nostro cane ad essere sereno e ad affrontare la vita senza la coda tra le gambe e il batticuore!

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