Ci siamo chiesti spesso se i cani riescono a comprenderci, a sentire cosa proviamo, e a riconoscere i buoni dai cattivi. Ecco la verità.

31 Maggio 2024 di Letizia

Ci sono delle situazioni particolari in cui i nostri cani hanno dei comportamenti per noi inspiegabili. Pur essendo socievoli e ben inseriti, taluni non sopportano la vicinanza di alcune persone. Quando capita ci sentiamo in imbarazzo, se succede in un luogo pubblico, perché il nostro cane diventa stranamente in allerta e fissa una persona in particolare. 

La situazione è ancora più complessa quando la persona che il nostro cane non sopporta è un amico o un familiare. I nostri cani migliorano la nostra vita, questo è assodato, ci aiutano a combattere la solitudine, a mantenere l’attività fisica, a superare la timidezza e, grazie a loro, siamo più felici e soddisfatti.

Uno studio scientifico ha cercato di comprendere se i cani siano anche in grado di identificare le persone tossiche nella nostra vita. Si è cercato di capire per quale motivo a volte Fido tenti in tutti i modi di allontanare da lui il più possibile certe persone.

Questo studio per noi cinofili apre un affascinante capitolo che potrebbe portarci a discutere ore sulle straordinarie capacità del nostro cane. Tutti noi siamo consapevoli di quanto il nostro migliore amico sia empatico e in grado di percepire le situazioni che viviamo. Conosce il nostro disagio, la nostra tristezza, osserva gli atteggiamenti degli altri nei nostri confronti ed è forse colui che meglio conosce la nostra anima messa a nudo. Con lui non abbiamo segreti, non indossiamo maschere, lui conosce perfettamente il nostro essere.

Lo studio sui cani e le persone tossiche

Secondo questo recente studio, gli amici a quattro zampe potrebbero effettivamente aiutarci a discernere le persone meno affidabili nel nostro ambiente. Praticamente si è cercato di comprendere se grazie alla loro intelligenza emotiva, siano in grado di   riconoscere le persone tossiche per il loro amico umano.

Un esperimento condotto da ricercatori dell’Università di Kyoto ha messo in luce come i cani possano essere sensibili al comportamento non collaborativo delle persone verso i loro padroni. Durante l’esperimento, i cani rifiutavano cibo offerto da persone che avevano negato aiuto ai loro proprietari, dimostrando una sorta di valutazione sociale basata sul comportamento osservato.

L’esperimento condotto a Kyoto ha preso in considerazione 54 cani, di svariate razze, suddivisi in tre gruppi. A ciascun gruppo è stata presentata una situazione semplice, in cui il loro proprietario cercava aiuto da un estraneo per aprire una scatola. Nel primo gruppo, l’estraneo rifiutava di aiutare; nel secondo, l’estraneo aiutava; nel terzo, l’estraneo rimaneva neutrale. Dopo l’esperimento, i cani del primo gruppo erano visibilmente restii ad accettare cibo da chi aveva rifiutato di aiutare il proprietario, a differenza di quelli degli altri gruppi.

Lo studio suggerisce che i cani potrebbero effettivamente essere in grado di identificare le persone cattive. Dopo aver osservato un comportamento non collaborativo nei confronti dei loro proprietari, evitavano l’individuo interessato, anche se non vi era alcuna ragione evidente in termini di ricompensa alimentare. Al contrario, non mostravano preferenze verso coloro che avevano collaborato.

cani e persone
Cani riconoscono le brutte persone – Amicidicasa.it

I risultati dello studio giapponese sui cani

Il fatto che i cani abbiano avuto un comportamento ragionato su un certo tipo di persone, secondo gli scienziati ha rafforzano il concetto di intelligenza emotiva e sociale che già si conosce. Questa prova ha anche aperto nuove possibilità per comprendere come i cani possano influenzare positivamente le relazioni tra esseri umani.

Il dottor Fujita, ricercatore principale dello studio e professore di cognizione comparata all’Università di Kyoto, ha affermato: “Abbiamo scoperto per la prima volta che i cani eseguono valutazioni sociali ed emotive indipendentemente dal loro interesse diretto. Questa capacità è uno dei fattori chiave nella costruzione di una società altamente collaborativa. E questo studio dimostra che i cani condividono questa capacità con gli esseri umani.”

Sono i nostri custodi?

Ci possono essere moltissimi fattori che possono compromettere la serenità del nostro compagno canino, e certamente ve ne sono moltissimi altri di cui non abbiamo nemmeno idea. Sicuramente Fido è attento ai dettagli: potrebbe percepire che ci sentiamo sotto stress e a disagio con una certa persona, perché il nostro odore cambia.

Ovviamente questo provocherà in lui una reazione negativa nei confronti della persona che ci sta mettendo in difficoltà. Non diventerà aggressivo ma, sicuramente, perderà fiducia nei suoi confronti. Una situazione più estrema, invece, può verificarsi nel caso in cui uno sconosciuto abbia un atteggiamento palesemente intimidatorio nei nostri confronti.

In questo caso appare evidente che, grande o piccolo che sia, Fido avrà immediatamente un atteggiamento protettivo verso di noi: il padrone, infatti, è il capobranco da difendere. Sarà al nostro fianco perché in quella situazione collegherà il comportamento intimidatorio dell’estraneo ad un potenziale pericolo e Fido non ci lascerà. Sarà pronto a gestire attivamente con noi, per noi, quel momento.

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