Tutto quello che c'è da sapere sull'eutanasia per cani, una scelta difficile che divide gli amanti degli amici a quattro zampe.

15 Giugno 2024 di Letizia

Il fenomeno del randagismo in alcune zone del mondo è una realtà molto dura da affrontare. L’abbandono sconsiderato di esemplari, oltre ad essere una pratica indegna, è pericoloso per i cani che potrebbero venir feriti o morire per denutrizione e anche per gli esseri umani che potrebbero venire coinvolti in un incidente per cercare di non investire un animale.

Il lato più estremo del randagismo è la formazione di veri e propri branchi, affamati e particolarmente belligeranti, che costituiscono un pericolo per la vita delle persone. Non dimentichiamo una cosa fondamentale: un cane affamato non è un lupo, ci conosce, ci ha visti, sa chi siamo, quindi non ha paura di noi. 

Per questo motivo, i branchi di cani randagi sono pericolosissimi, non hanno quel senso atavico che li spinge ad allontanarsi dall’ignoto… ci conoscono bene. Questo è il contrappasso che noi uomini dobbiamo pagare per non essere in grado di risolvere il problema del randagismo. La prima cosa da fare sarebbe insegnare senso civico alle persone: il rispetto per gli animali è un dovere imprescindibile, amare ogni forma di vita è fondamentale in un mondo evoluto.

Questa premessa è necessaria per comprendere un caso che ha suscitato polemiche

La Turchia è in stato di emergenza, perché si sono verificati moltissimi episodi di attacchi a persone, incidenti stradali e casi di rabbia provocati dai cani randagi. Questa situazione ha spinto il governo a proporre un disegno di legge scioccante che prevede l’eutanasia di Stato per i quattrozampe senza padrone. Il parlamento turco discuterà una proposta, preparata dal partito AKP del presidente Recep Tayyip Erdogan, che tra varie misure contiene anche quella della soppressione dei cani non riconducibili a un proprietario preciso.

La notizia è stata diffusa da vari media turchi che hanno svelato altri particolari dell’assurda proposta di emendamento: verrà richiesto alle singole municipalità di pubblicare su un sito appositamente creato le fotografie degli animali che si trovano nei canili, proponendo alla popolazione di adottarli. I cani che saranno adottati entro 30 giorni saranno dotati di un microchip, quelli che non saranno adottati verranno soppressi con un’iniezione letale. 

In migliaia hanno protestato a Istanbul contro questo disegno di legge, reputato una barbarie, accusando il governo di dichiarare guerra ai cani. Una soluzione primitiva che, oltretutto, non risolverebbe l’abitudine di abbandonare animali. Il partito al governo AKP cerca di controllare una popolazione di quattro milioni di cani randagi sparsi in tutta la Turchia (stime ufficiali). Nel 2022, il Ministero dell’Agricoltura aveva dichiarato che i cani randagi fossero dieci milioni.

La proposta di emendamento ha fatto molto discutere e si è acceso un grande scontro tra cittadini e politici che hanno sollevato critiche. Erdogan ha cercato di placare gli animi intervenendo in parlamento: “Vogliamo che tutti gli animali portati nei rifugi siano adottati. Se riusciremo a raggiungere questo obiettivo, non ci sarà bisogno del passo successivo”. Ma quali saranno le garanzie di una sicura, diffusa adozione?

Eutanasia per cani – Amicidicasa.it

C’è poco da stare tranquilli. Basti pensare che una legge in vigore dal 2021 obbligherebbe i comuni turchi a creare rifugi per animali ma, secondo la Federazione per i diritti degli animali, 1.100 dei 1.394 comuni della Turchia non ne hanno nessuno… con la nuova legge è evidente che l’eccidio comincerebbe senza controllo. È altresì indubbio che il randagismo faccia paura perché lo scorso anno 55 decessi sono stati causati dalla rabbia, malattia trasmessa con il morso. Anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità riconosce l’emergenza per la grande diffusione della malattia. 

Non è un mistero che per quanto concerne i quattrozampe, la Turchia stia affrontando una situazione che possa essere definita un unicum nel suo genere, dato che nessun altro Stato si trova nella medesima condizione di degrado.

Proteste contro il governo

“La proposta di emendamento riguarderebbe l’uccisione di massa degli animali di strada, sostenendo che sarà eseguita ‘umanamente e senza dolore’. Si tratta di qualcosa di incredibile, non esistono spiegazioni a riguardo dal punto di vista scientifico, della coscienza o dell’umanità”, ha affermato Perihan Koca, la portavoce del partito filocurdo Dem, terza maggiore forza politica del parlamento turco.

La proposta di emendamento è stata contestata anche da varie ONG e attivisti, e secondo un sondaggio del sondaggista Metropoll, solo il 2,7% degli intervistati è favorevole all’eutanasia. “Se questa legge passerà, un massacro di animali senza precedenti sarà inevitabile. Gli animali di strada, che fanno parte di queste terre da secoli, non meritano condanne a morte o l’isolamento in canili simili a campi di sterminio”, ha affermato l’Unione delle associazioni degli avvocati della Turchia con un comunicato stampa.

Il presidente Erdogan si trincera dietro l’affermazione che “la Turchia ha un problema di cani randagi che non esiste in nessun Paese sviluppato” e citando l’aumento dei casi di rabbia.”Dobbiamo passare a metodi più radicali”, ha insistito il capo dello Stato, sostenendo campagne di sterilizzazione e adozione per evitare di “passare alla fase successiva”. Altre parole lontane dalla realtà: non ci sono corrispondenze concrete sugli alloggi e sulle possibilità di adozione.

Lascia un commento