L'Ats della Città metropolitana di Milano dice di si agli animali da compagnia.  Da oggi sono ammessi cani e gatti negli uffici.

27 Novembre 2018 di Redazione

In ufficio con il cane o il gatto

L’Ats – Agenzia di Tutela della Salute – della Città metropolitana di Milano dice di si agli animali da compagnia.  Da oggi gli animali da compagnia sono ammessi negli uffici e potranno stare al fianco dei propri padroni. Questo regolamento è stato illustrato dal direttore della stessa Ats, Marco Bosio, e dall’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera, il quale ha affermato: “La presenza dei nostri animali domestici incide in maniera determinante nel migliorare la qualità vita delle persone.”

Tutti gli animali saranno ammessi.. con alcune condizioni

Nel Città metropolitana di Milano il numero di animali iscritti all’anagrafe regionale è di 351.311 cani e 49.389 gatti. Quello approvato oggi, non solo è un bellissimo segnale, ma è un vero e proprio codice di condotta. Quali sono gli animali che da oggi potranno far parte degli uffici? I cani sotto i 25 kg di peso e gatti. Tutti devono avere il microchip ed essere vaccinati.

In realtà anche i cani al di sopra dei 25 kg di peso potranno essere ammessi, ma a una condizione: è necessaria l’autorizzazione dei veterinari dell’Ats.

I dipendenti dovranno presentare la domanda al capo-ufficio e, in caso di ufficio condiviso, inoltre, la presenza dell’animale dovrà essere concordata con gli altri colleghi. A tutti i dipendenti-proprietari sarà inoltre richiesta una polizza assicurativa.

“Con il nuovo regolamento“, ha successivamente aggiunto l’assessore regionale Gallera, “facciamo un ulteriore passo avanti. Un provvedimento che ci auguriamo, nei prossimi mesi, possa essere approvato negli uffici di tutto il sistema sanitario lombardo, consapevoli di quanto la presenza dei nostri animali possa rendere più felici e sereni i rapporti nei luoghi di lavoro. A breve apriremo un Tavolo di lavoro con i direttori generali delle ATS per valutare la possibilità di adottare il regolamento”.

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