La storia di Flash
Di cani antidroga in forza alla Guardia di Finanza ce ne sono tanti, ma la storia di Flash è davvero unica nel suo genere e ce la racconta il vicebrigadiere Stefano Cielo:
«Flash è un American Staffordshire sequestrato nel marzo 2013 a Trento durante un’operazione che ha portato all’arresto di due spacciatori e al sequestro di sostanze stupefacenti. Non si sa esattamente quando sia nato, si presume la fine del 2012 visto che il nostro veterinario convenzionato aveva casualmente in cura la sua mamma e i fratelli, ben undici. Visto che non si conosceva la data di nascita esatta, ho deciso, per scaramanzia, che il suo “compleanno” sarebbe stato l’8 dicembre, giorno in cui è nato Falco, il cane antidroga che avevo prima di lui, anche lui pluridecorato. Il giorno in cui lo abbiamo sequestrato aveva solo qualche mese e, dopo averlo portato in ufficio in attesa di poterlo affidare a qualcuno, visto che era notte inoltrata, ha iniziato ad abbaiare e piangere, non riuscivamo a calmarlo in nessun modo e allora gli abbiamo lanciato il “manicotto”, un asciugamano arrotolato, tipo salsicciotto, che usiamo per l’addestramento. Appena l’ha visto, è impazzito e ha iniziato a giocare, proprio come fanno i cuccioli che abbiamo al nostro Centro Addestramento; a quel punto abbiamo pensato di provare ad addestrarlo per farlo diventare un cane antidroga, visto che in quel periodo ero privo di ausiliare. Mi è stato affidato temporaneamente in custodia giudiziaria e, una volta confiscato, è stato portato al nostro Centro Allevamento Addestramento di Castiglione al Lago, dove è stato sottoposto a un pre-esame per accertare se fosse idoneo a intraprendere il percorso addestrativo che lo avrebbe fatto diventare un cane antidroga. Superato egregiamente l’esame, a fine 2013 ha iniziato l’addestramento, terminandolo a maggio e ottenendo così l’abilitazione di cane antidroga a pieni voti. La sua particolarità è che, per il momento, è l’unico cane antidroga della Guardia di Finanza che usa la segnalazione passiva, ossia fa la cosiddetta “punta” nel luogo esatto dove è occultato lo stupefacente: si immobilizza e inizia a osservarlo finché non viene premiato con la pallina, visto che a lui piace giocare molto di più con la pallina che con il manicotto. In due anni circa di operatività, grazie a lui sono state segnalate o denunciate circa 160 persone e sequestrati circa 6-7 kg di sostanze stupefacenti. Ora Flash ha quasi sei anni ma un domani, una volta esonerato, finalmente,lo porterò a casa dove spero possa trascorrere ancora molti anni con me, come sta accadendo ora con il mio precedente cane antidroga che ha raggiunto l’età di 14 anni!».