Anche Fido è geloso!
Se mostrate simpatia verso un cane che non è il vostro, assicuratevi che lui, il quattrozampe di casa, non sia nei paraggi: potrebbe farvi una scenata di gelosia! Anche se nel vostro cuore c’è posto solo per lui, Fido potrebbe non esserne tanto sicuro e dare in escandescenza se vi vede in atteggiamenti “equivoci” con il cane del vicino o di un vostro amico. Il motivo? Pura e semplice gelosia. Come noi umani, infatti, anche nei cani si scatena una sorta di primordiale istinto di protezione dagli “intrusi” all’interno del proprio contesto sociale. A dirlo, confermando ciò di cui molti proprietari di cani sospettano da sempre, è uno studio pubblicato sulla rivista Plos One condotto dalla psicologa Christine Harris dell‘Università della California a San Diego. Tutto è iniziato osservando per caso il comportamento assunto dai tre Border Collie dei suoi genitori durante una visita a casa. Mentre accarezzava due di loro (racconta in un’intervista) e attendeva che anche il terzo venisse a farsi coccolare, i primi a un certo punto l’hanno sconcertata iniziando a mostrarsi aggressivi l’uno verso l’altro. Uno dei due, addirittura, ha tentato di spostare la mano della donna dall’altro per essere l’unico destinatario delle effusioni!
La gelosia di Fido
Da questa considerazione è quindi nata l’idea di effettuare un vero e proprio studio sulla materia. Adattando a trentasei cani l’esperimento precedentemente condotto da una collega su bambini di 6 mesi, Christine Harris ha dato il via all’esperimento studiando e filmando i quattrozampe mentre i rispettivi proprietari li ignoravano perché impegnati a fare altro: a leggere un libro a voce alta, ad accarezzare un cane di peluche (che però scodinzolava e abbaiava come uno vero) e a coccolare una zucca di Halloween come se fosse il pet di casa. Se nel caso del libro la reazione dei cani è stata minima o nulla, nei confronti del peluche e della zucca, ciascun animale, palesemente ignorato dal proprietario intento a dimostrare il suo “affetto” verso qualcos’altro, è stato più propenso a spingere o toccare il padrone per reclamarne le attenzioni. Addirittura, circa un terzo dei pet esaminati ha tentato di frapporsi fra l’umano e il presunto rivale, e un quarto è persino passato all’azione morsicando quest’ultimo. Ciò che emerge dallo studio è che i cani ignorati dai proprietari provano un evidente disagio di fronte alla presenza di un altro pet (benché finto!) che, oltretutto, riceve coccole e attenzioni dal proprio padrone. Fido assume atteggiamenti molto simili a quelli di un individuo geloso e può anche tentare di interrompere il contatto emotivo fra il proprietario e quello che lui identifica come un usurpatore. L’esperimento, ha spiegato Christine Harris in un’altra intervista, ha dimostrato che la gelosia non è un’emozione che richiede processi cognitivi complessi, ma è un’istintualità primordiale, che si è nel tempo evoluta per proteggere il branco da ciò che è considerata un’intrusione esterna allo stesso.