Un Lagotto Romagnolo disperso sulla vetta innevata dei Monti della Laga in Abruzzo, è stato salvato grazie alla sua foto scattata a 2.400 metri d’altezza e postata sui social.
La foto è stata fatta da un gruppo di scalatori anconetani che stava salendo al Pizzo di Moscio nel comune di Valle Castellana (Teramo). Gli escursionisti avevano notato un semi-assiderato Lagotto Romagnolo, solo e senza collare, a una quota di circa 2.400 metri, vicino alla croce di ferro incrostata di ghiaccio. Il tentativo di portare in salvo il cucciolo è stato vano, così hanno deciso di affidarsi alla pagina Facebook dell’ente Parco e dei proprietari di Lagotto Romagnolo, postando una foto del cane sul pizzo di Moscio. “Sul pelo aveva delle placche di ghiaccio, sicuramente era lì da diverso tempo, abbiamo cercato di avvicinarlo per provare a riportarlo a valle ma non c’è stato verso”, racconta Alessandro Scaloni, uno degli alpinisti. A quel punto Alessandro Scaloni e i suoi amici hanno deciso di scattare qualche foto del cane per dare l’allarme e allertare la forestale. Purtroppo per i primi dieci giorni l’immagine, scattata il 4 febbraio, è stata considerata un fotomontaggio. “Ci hanno rimproverato di aver fatto un fotomontaggio con il cane di mio fratello” racconta Alessandro Scaloni. Una volta chiarito il fraintendimento i carabinieri di Rocca Santa Maria si sono attivati. Solo martedì 20 febbraio, dopo varie missioni di ricerca, i carabinieri forestali hanno ritrovato il cucciolo “molto debilitato e spaventato” affermano. Dopo essere stato visitato, sfamato e rassicurato dal veterinario, il Lagotto Romagnolo ora si trova al canile di Castelbasso di Castellalto (Teramo). Il cane, privo di microchip, è considerato adottabile. Maurizio Scaloni, fratello di Alessandro e già proprietario di un Lagotto Romagnolo, ha fatto domanda al canile di poter adottare il cucciolo salvato.