Michela Vittoria Brambilla a Zoomark 2019
«La tutela e i diritti degli animali è un tema trasversale e di conseguenza la politica non se ne vuole occupare». Queste le dure parole dell’On. Michela Vittoria Brambilla, che non è di certo voluta mancare a un evento così importante come quello che si sta volgendo in queste ore: Zoomark 2019.
Michela Vittoria Brambilla interviene sulla tutela e i diritti degli animali
Dopo l’incontro di inaugurazione l’Onorevole ha fatto il suo intervento, ma specificando:«Parlo in qualità di animalista non di politica».
L’On. Brambilla è stata il primo ministro a provare portare il riconoscimento dei diritti degli animali e ha posto l’accento su alcuni principali punti salienti.
Ad esempio l’importanza dell’anagrafe nazionale:«ad oggi è scandaloso che in Italia non esista ancora un’anagrafe nazionale per animali, ma che sia solo a livello regionale, l’anagrafe deve essere una e nazionale».
Cane e gatto presenti nello stato di famiglia, libero accesso nelle strutture e nei ristoranti e riconoscimento nei permessi sul lavoro.
Detrazioni farmaci e cure per gli animali domestici
Aumento delle detrazioni farmaci e cure per gli animali di affezione e riduzione dell’IVA. Gli animali domestici sono considerati un bene di lusso e pertanto l’IVA è al 22%. Solo sugli integratori si è riusciti ad ottenere un calo dal 22% al 10%, ma quello che ci si augura è che in futuro sia la normalità.
Proposta di legge: la modifica della Costituzione
Ma il punto più importante che ha voluto sottolineare l’On è stata la proposta di legge riguardante la modifica della Costituzione all’art. 9.«La Repubblica tutela tutti gli esseri viventi in quanto esseri senzienti e se agli animali venisse riconosciuto lo status di esseri senzienti tutti i codici, civile e penale, a cascata saranno costretti ad adattarsi».
Ma facendo un confronto, il nostro paese come è messo rispetto ad altri paesi?
«L’Italia è un paese di grandi amanti di animali e gli animali sono molto più avanti rispetto ad altri paesi. Abbiamo una minoranza di gente violenta che maltratta animali e anche se è una minoranza, non abbiamo leggi che possano punirli.
In alcuni casi siamo riusciti a dare la pericolosità sociale. Un fatto del genere si è verificato in Lombardia per uno che ha torturato i gatti. Se una mente è così malata da poter torturare una decina di gatti allora potrebbe ripetere certi atti anche le persone».