17 Giugno 2016 di Redazione

L’Akita “Inu” è un cane di origini giapponesi. il suo nome infatti deriva da quello della cittadina omonima nell’isola di Honshu. Un tempo era utilizzato come  cane da caccia all’orso, al lupo e ai cinghiali, poi è stato addestrato per il combattimento in guerra. Ed è stata proprio a causa della guerra che la razza Akita Inu ha rischiato di scomparirei, infatti la sua carne veniva utilizza come alimento per i soldati e la sua pelliccia per farne indumenti per gli stessi. Fortunatamente un gruppo di persone è riuscito a sottrarre degli esemplari a questo destino e con molta fatica è riuscito a salvare la razza dall’estinzione. Oggi è un cane affascinante e indipendente, ma non facile, adatto soprattutto a chi apprezza il suo carattere e la sua indole tipicamente orientali.

Cosa fa meglio l’Akita

L’akita è nato come cane per la caccia ad animali di grossa taglia. La struttura compatta e forte che lo rendeva adatto alla caccia trova ora un’applicazione perfetta per la guardia e la difesa, anche se il carattere riservato dell’animale potrebbe non farlo pensare. L’indole tranquilla, simile sotto molti aspetti a quella della popolazione del Giappone, rende l’Akita perfetto come cane da compagnia: il suo affetto per il padrone e per la sua famiglia è stato reso famoso dalla storia di Hachiko, il cane del professor Hidersabur Ueno che dopo la morte del proprietario continuò ad aspettarlo alla stazione ferroviaria per ben 10 anni. L’Akita, tuttavia ha un carattere non facile e vivere con esso richiede parecchio impegno e correttezza: non è certamente un animale da tenere sempre in giardino senza contatti frequenti con i propri padroni. Va controllata, inoltre, la potenziale aggressività nei confronti degli altri cani, che può rendere difficile la sua vita sociale.

Malattie frequenti dell’Akita

Sebbene l’Akita sia un cane dalla struttura robusta e forte, dobbiamo tenere presente che la difficile ricostruzione della razza, di cui abbiamo parlato prima, lo ha reso sensibile ad alcune malattie genetiche come  la Displasia dell’anca,  l’Adenite sebacea e la Sindrome di Harada, un’oculopatia che può causare la cecità. Anche se non frequentissima, la presenza di displasia dell’anca va appurata al quarto mese d’età con appositi esami e, al momento dell’acquisto del cucciolo, controllando i pedigree dei genitori per vedere che essi ne siano esenti da almeno tre generazioni. L’Akita va tenuto sotto controllo per la Sindrome di Vogt_Koyanagi-Harara (VKH), un’oculopatia genetica che può dare distacco della retina, catarrata e glaucoma. L’adenite sebacea, anche lei di origine genetica, può provocare la completa distruzione delle ghiandole sebacee che servono a lubrificare e proteggere il pelo del cane.

Cuccioli dell’Akita

L’Akita è un cane diretto e leale: la doppiezza, le azioni subdole e i rancori covati a lungo non appartengono alla sua natura e per questo esige un padrone che con lui si comporti allo stesso modo. Sin da cucciolo non è un cane che può essere trattato in modo distratto: ogni azione che coinvolga un Akita deve essere leale, dettata da buona fede e amore. L’Akita accetterà un nostro rimprovero ingiusto solo se avremo agito in buona fede ma si rattristerà moltissimo di azioni che lui (con la straordinaria sensibilità che si nasconde dietro un comportamento apparentemente indifferente), avvertirà essere false o volutamente persecutorie. Tutti i membri della famiglia dovranno usare con l’Akita di casa i medesimi comportamenti e l’educazione dovrà essere impartita con razionalità, omogeneità di comportamenti e soprattutto con grande amore, dimostrando al cane che lo apprezziamo e siamo fieri di lui.

Caratteristiche dell’Akita

  • Taglia: Grande
  • Pelo: Corto
  • Colori: Rosso fulvo, sesamo (rosso fulvo con punte nere), striato e bianco. Tutti i suddetti colori, meno il bianco, devono avere l’“urajiro”
  • Costo nutrizione: Medio
  • Adatto ai bambini: Normale, quasi protettivo se femmina
  • Adatto allo sport: Normale

Origine dell’Akita

Akita-Inu (com’era chiamata fino a poco tempo fa la razza), significa “cane della regione di Akita”, e indica l’area in cui si è formato. Con la selezione effettuata nel Paese del Sol Levante si cercò di ottenere cani particolarmente adatti alla caccia, specialmente a quella alla selvaggina pericolosa, che in questa regione annoverava il cinghiale, il lupo e l’orso. Il coraggio, la forza e la caratteristica di cacciare in silenzio, uniti a un temperamento sempre padrone di sé e dotato di calma e autocontrollo, hanno reso i cani di Akita i preferiti in tale compito. L’Akita ha una storia documentata di circa 400 anni e la considerazione che i giapponesi hanno del loro cane nazionale è dimostrata dal fatto che nel 1931 l’Akita è stato dichiarato “Tesoro Naturale del Giappone”. Recentemente il nome è stato mutato eliminando la parola “inu”, che in giapponese significa “cane”, e la razza si chiama solo “Akita”.

Carattere dell’Akita

L’Akita deve certamente parte del suo successo al carattere e alla sua leggendaria affidabilità. Sempre dignitoso, ardente ma ragionevole, impetuoso ma equilibrato, fiero ma non scostante, molto attaccato al padrone ma poco invadente, coraggiosissimo ma non feroce, l’Akita è un compagno dal grande fascino. Con le persone estranee non è molto espansivo ma è amichevole (anche se sempre vigile). Con gli altri animali è in genere tollerante, ma anche dominante con i suoi simili dai quali, se provocato, non esita a difendersi con un’intensità e un’agilità insospettabili. E’ un cane molto leale e un piacevolissimo compagno, nonché un impavido e potentissimo guardiano e difensore. Con il padrone è dolce e disponibile, come pure con gli altri membri della famiglia. Per i bambini l’Akita è un compagno di giochi attento e instancabile e anche un custode incorruttibile.

L’Akita può vivere senza problemi anche in appartamento, ma in questo caso dovremo fargli fare un’abbondante quantità di movimento per mantenere in forma la sua asciutta e forte muscolatura. Può vivere anche in giardino, in una cuccia all’aperto, perché il suo mantello è costituito da pelo folto e impermeabile. Se dorme all’aperto dovremo però farlo stare molto a contatto con le persone di casa, perché ha bisogno del contatto umano, specialmente quello del padrone.


Alimentazione


Dovremo nutrirlo con un’alimentazione sana ed equilibrata. L’ideale sono i cibi studiati per la razza o la taglia, somministrati in quantità proporzionale allo stile di vita del cane (più è sedentario, più dovremo tener leggera la sua dieta). Da evitare assolutamente bocconcini dalla nostra tavola e possibilmente i cibi fatti in casa. È molto importante che il cane abbia un’alimentazione adatta alla sua età oltre che al suo stile di vita. Un cucciolo infatti ha bisogno di un nutrimento diverso da quello di un adulto, che a sua volta ha esigenze differenti da quelle di un cane anziano. Non diamo se possibile da mangiare al cane in un’unica soluzione ma suddividiamo la sua razione giornaliera (che va stabilita con il veterinario in modo da evitare problemi di peso) in almeno due pasti al giorno o meglio ancora tre. Il cibo andrebbe somministrato a orari regolari, uguali tutti i giorni. Il nostro cane deve avere sempre a disposizione acqua fresca nella ciotola, in particolare nella stagione calda ma anche durante l’inverno. Il peso va tenuto sotto controllo regolarmente.  Essere troppo pesante è infatti un rischio per il cane, non solo dal punto di vista della salute ma anche da quello del carattere, perché lo porta ad avere una vita meno attiva e stimolante.


Salute


Oltre allo splendido aspetto, un Akita ben selezionato ha anche un fisico relativamente semplice da mantenere. Il pelo non richiede cure o toelettature particolari e bastano due o tre spazzolate alla settimana per tenerlo in ordine. La sua corporatura è inoltre sana e robusta. Dobbiamo però assicurarci di comprare il nostro esemplare da un buon allevatore. Cerchiamo di mantenere una buona igiene orale e facciamo dei controlli regolari per evitare la formazione di tartaro. Come per tutte le razze sono fondamentali le vaccinazioni annuali, oltre a regolari protezioni antiparassitarie (anche i cani che vivono in un ambiente pulito e casalingo possono essere attaccati dai parassiti!) e contro la Filariosi Cardio Polmonare.


Standard


Nome originale: Akita
Nazione: Giappone
Altezza garrese Maschio max: 70.0cm
Altezza garrese Maschio min: 64.0cm
Altezza garrese Femmina max: 64.0cm
Altezza garrese Femmina min: 58.0cm
Club Razza: Club Italiano Razze Nordiche SAKI . Sezione Akita Italia
Mantello: Mantello esterno duro e diritto, sottopelo soffice e fitto; il garrese e il rene sono ricoperti con un pelo leggermente più lungo; il pelo della coda è più lungo che su tutto il resto del corpo.
Coda: Inserita alta, spessa, portata vigorosamente arrotolata sul dorso; la punta arriva quasi al garretto quando è lasciata pendere
Standard:
Aspetto generale: Cane di grande taglia, di robusta costruzione, ben proporzionato e con molta sostanza; le caratteristiche del sesso sono fortemente marcate. Ha grande nobiltà e dignità  anche se modesto. Corporatura  robusta.
PROPORZIONI IMPORTANTI
Rapporto altezza al garrese / lunghezza del corpo ( dal punto delle spalle al punto delle natiche): 10 : 11 – ma il corpo è leggermente più lungo nelle femmine che nei maschi.

Temperamento: Il temperamento è composto, fedele, docile e recettivo.

TESTA

Cranio: la misura è in proporzione al corpo
Stop: definito

REGIONE DEL MUSO

Tartufo: largo e nero.  Una  leggera e diffusa mancanza di pigmento è accettata solo nei  cani  bianchi, ma il nero è sempre preferito.
Muso:  moderatamente lungo e forte con ampia base; si assottiglia ma non è appuntito. La canna nasale è diritta.
Denti :    forti, con chiusura a forbice
Labbra:   aderenti
Guance:  moderatamente sviluppate
Occhi:  relativamente piccoli, nella forma quasi triangolare dovuta al rialzarsi dell’angolo esterno dell’occhio; posizionati moderatamente distanziati, marrone scuro; più sono scuri, meglio è.
Orecchie:  relativamente piccoli, spessi, triangolari, leggermente arrotondati alle punte, posizionati moderatamente distanziati, eretti e inclinati in avanti.

COLLO

Spesso e muscoloso, senza giogaia, proporzionato alle testa

CORPO

Dorso: diritto e forte
Rene:  ampio e muscoloso
Torace: profondo, petto ben sviluppato costole moderatamente cerchiate
Ventre:  ben retratto

CODA
Inserita alta, spessa, portata vigorosamente arrotolata sul dorso; la punta arriva quasi al garretto quando è lasciata pendere

ARTI ANTERIORI

Spalle:  moderatamente oblique e sviluppate
Gomito: aderente
Avambraccio: diritto e con ossatura pesante

ARTI POSTERIORI:  ben sviluppati, forti e moderatamente angolati

Piedi:  spessi, rotondi, arcuati e compatti

ANDATURA: elastica e movimento possente

MANTELLO

Pelo: mantello esterno duro e diritto, sottopelo soffice e fitto; il garrese e il rene sono ricoperti con un pelo leggermente più lungo; il pelo della coda è più lungo che su tutto il resto del corpo.
Colore: rosso fulvo, sesamo (peli rosso fulvi con punte nere), tigrato e bianco. Tutti i suddetti colori, meno il bianco, devono avere l’“urajiro” (Urajiro = pelo biancastro ai lati del muso, sulle guance, sotto la mascella, collo, petto, tronco e coda e nell’interno degli arti)

TAGLIA :

Altezza al garrese: Maschi 67 cm Femmine 61 cm
C’è una tolleranza di 3 cm in più o in meno


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