18 Febbraio 2016 di Redazione

Questo delizioso e astuto cagnolino che tanto attrae la fantasia dell’uomo (pensiamo che sia Snoopy dei Peanuts sia la Banda Bassotti di Disney sono dei Beagle) è il più piccolo dei segugi inglesi, ma non è certo meno determinato dei suoi compagni di taglia più grande.

Cosa fa meglio

Oltre che un ottimo cane da caccia e un simpatico amico per la famiglia se la cava bene anche nello sport. Sta infatti fornendo eccellenti risultati nelle gare di Agility  che è un’ottima attività per permettergli di liberare la sua grande energia fisica e psicologica.

Malattie frequenti

Nessuna in particolare.

Cuccioli

Il Beagle è un cane straordinario ma dobbiamo stare attenti a non sottovalutarlo. Il primo errore da evitare è quello di considerare il tenero, dolcissimo e indifeso cucciolo che appena preso ci guarda con i suoi occhini spaesati e un po’ timorosi come un essere indifeso da proteggere e coccolare per tutta la vita. Appena giunto a casa, passato il primo momento di confusione, inizierà a esplorare spavaldo la casa e a dimostrare il suo carattere. Il Beagle è molto intelligente e dotato di una simpaticissima furbizia quindi è importante far valere il nostro ruolo di capo branco all’interno della famiglia mista di uomini e cani. Anche se ama molto il suo gruppo questa razza ha un temperamento forte e indipendente e mal sopporta le imposizioni fatte da chi non riconosce come suo superiore nella scala gerarchica del branco. Per di più ha un carattere determinato quindi dobbiamo sin dai primi giorni stabilire delle regole precise e senza eccezioni, in modo che anche da adulto sia obbediente e docile.

Caratteristiche

  • Taglia: Media
  • Pelo: Corto
  • Colori: Sono ammessi tutti i colori riconosciuti per i segugi (fulvo dal carico allo slavato o nero focato su fondo bianco) tranne il color fegato-marrone. La punta della coda deve essere bianca.
  • Costo nutrizione: Basso
  • Adatto ai bambini: Molto
  • Adatto allo sport: Normale

Origine

Le origini di questa razza oggi tanto amata e diffusa sono antiche e già il poeta gaelico del III secolo Ossian nelle sue opere menziona e loda per le caratteristiche di straordinario cacciatore un piccolo segugio che descrive molto simile all’attuale Beagle. Nell’antica lingua dei Celti, il gaelico, Beag significa “piccolo”.
Fu la razza prediletta di Elisabetta I ed è apprezzatissimo in molti Paesi, in particolare la Francia. La sua popolarità in Italia è ottima ma, più che nel lavoro, viene usato come cane da compagnia.

Carattere

Il Beagle è nato come razza da caccia e, anche se è il più piccolo tra i segugi inglesi, nella sua taglia decisamente minuta è concentrata una struttura potente e compatta che gli permette di lavorare instancabilmente per ore e in qualsiasi terreno, condizione e clima. Dal secolare impiego nella caccia alla lepre e dalle sue caratteristiche di lavoro dipendono molti degli aspetti del Beagle moderno. In primo luogo si tratta di cani determinati e costanti. Sono forti sia nel fisico che deve essere compatto, robusto e potente, sia nel carattere che deve essere solido, entusiasta e deciso per rintracciare, seguire e stanare la velocissima e astuta lepre. Il Beagle negli ultimi decenni si è rivelato anche un eccellente cane da compagnia. Per la verità il carattere allegro e festoso e la bellezza delle forme e dei colori già in passato avevano indotto alcuni a tenerne degli esemplari come compagnia. Tra gli estimatori più noti del Beagle da compagnia c’è la Regina Elisabetta I d’Inghilterra che, verso la metà del Millecinquecento, ne selezionò addirittura una varietà ancora più piccola chiamata a quei tempi “Glove Beagle”, ossia Beagle guanto, poiché si trattava di cani talmente minuti che potevano essere tenuti in tasca.


Alimentazione


I Beagle sono tendenzialmente golosi e possono mostrare la tendenza a ingrassare, soprattutto se non fanno abbastanza esercizio fisico. L’ideale è nutrirli con i cibi studiati per loro, somministrati in quantità proporzionale allo stile di vita del cane (più è sedentario, più dovremo tener leggera la sua dieta). È molto importante che il cane abbia un’alimentazione adatta alla sua età oltre che al suo stile di vita. Un cucciolo infatti ha bisogno di un nutrimento diverso da quello di un adulto, che a sua volta ha esigenze differenti da quelle di un cane anziano. Non diamo se possibile da mangiare al cane in un’unica soluzione ma suddividiamo la sua razione giornaliera (che va stabilita con il veterinario in modo da evitare problemi di peso) in almeno due pasti al giorno o meglio ancora tre. Il cibo andrebbe somministrato a orari regolari, uguali tutti i giorni. Il nostro cane deve avere sempre a disposizione acqua fresca nella ciotola, in particolare nella stagione calda ma anche durante l’inverno. Il peso va tenuto sotto controllo regolarmente. Quando spazzoliamo e accarezziamo il nostro cane verifichiamo che la pancia non sia troppo grossa e che si sentano le costole palpandola. Se il nostro amico ci sembra soprappeso, non esitiamo a portarlo dal veterinario e a decidere con lui una strategia alimentare e un regime di moto che gli permettano di riconquistare il giusto peso. Essere troppo pesante è infatti un rischio per il cane, non solo dal punto di vista della salute ma anche da quello del carattere, perché lo porta ad avere una vita meno attiva e stimolante.


Salute


Il Beagle è un cane rustico, spartano, robustissimo, sano e longevo. Il mantello dal pelo corto gli permette di vivere senza problemi in appartamento. Sta bene anche da solo, cosa ben più difficile per gli altri segugi che, essendo abituati da secoli a lavorare in muta, hanno bisogno di stare assieme ai loro simili. Sono proprio queste due caratteristiche che hanno favorito la diffusione del Beagle come cane da compagnia. L’esigenza primaria dei soggetti di questa razza è il movimento che deve essere quotidiano, abbastanza abbondante e regolare. L’ideale sarebbe fare una lunga passeggiata ogni giorno e, se è possibile, almeno qualche camminata in aperta campagna ogni mese. Come per tutte le razze sono fondamentali le vaccinazioni annuali, oltre a regolari protezioni antiparassitarie (anche i cani che vivono in un ambiente pulito e casalingo possono essere attaccati dai parassiti!) e contro la Filariosi Cardio Polmonare.


Standard


Nome originale:
Beagle
Nazione:
Gran Bretagna
Altezza garrese Maschio max:
40.0
Altezza garrese Maschio min:
33.0
Altezza garrese Femmina max:

Altezza garrese Femmina min:

Peso Maschio max:

Peso Maschio min:

Peso Femmina max:

Peso Femmina min:

Club Razza:
Società Italiana Pro Segugio, Club Italiano del Beagle, Beagle – Harrier e Harrier
Mantello:
Pelo corto, denso e impermeabile.
Coda:
Forte e moderatamente lunga. Attaccata alta e non curvata sul dorso. Inclinata in avanti rispetto all’attaccatura. Ben coperta di peli, specialmente nella parte più interna. La punta della coda deve essere bianca.
Caratteristiche:
Cane di costruzione forte, vigorosa e compatta. Il carattere è energico, determinato, allegro, attento e intelligente, dal temperamento equilibrato, non deve mai essere aggressivo o timido.
Standard:

Paese d’origine: Gran Bretagna.

Aspetto generale: costruzione forte, vigorosa e compatta.

Proporzioni fondamentali: la lunghezza del cranio (dall’occipite allo stop) deve essere il più possibile uguale a quella del muso (dallo stop alla punta del tartufo).

Comportamento: energico, determinato, allegro, attento e intelligente, dal temperamento equilibrato, non deve mai essere aggressivo o timido.

Testa: di buona lunghezza, potente senza essere grossolana, più sottile nella femmina, senza pieghe né increspature. In cerca è portata aderente al terreno.

Cranio: leggermente a cupola, moderatamente largo.

Stop: ben definito, divide la testa nella sua lunghezza tra l’occipite e l’estremità del naso in maniera il più eguale possibile. Tartufo: largo, preferibilmente nero ma una minore pigmentazione è permessa nei soggetti con i mantelli più chiari.

Narici ben aperte. Muso: Dentatura: regolare e completa, con gli incisivi superiori e inferiori ben allineati e spaziati, con chiusura a forbice.

Labbra: ragionevolmente ben discese.

Occhi: bruno scuro o nocciola, piuttosto grandi, non affossati nelle orbite né prominenti, ben distanziati l’uno dall’altro e dall’espressione dolce e accattivante.

Orecchie: lunghe, con la punta arrotondata. Tendendole in avanti si dovrebbe riuscire a fargli quasi toccare la punta del tartufo. Attaccate basse, di tessitura fine, pendono graziosamente lungo le guance.

Collo: di lunghezza sufficiente per permettere al cane di mettere agevolmente il naso al suolo, leggermente arcuato e con una lieve giogaia.

Tronco: linea superiore diritta. Torace: ben disteso al di sotto dei gomiti, con costole ben cerchiate.

Coda: forte e moderatamente lunga. Attaccata alta e non curvata sul dorso. Inclinata in avanti rispetto all’attaccatura. Ben coperta di peli, specialmente nella parte più interna.

Arti anteriori: Spalle: ben inclinate, non pesanti.

Braccia: oblique, aderenti al torace. Avambracci e bracci: diritti, posizionati verticalmente ben sotto il cane, muscolosi, con ossatura rotonda. Non si assottigliano verso i piedi. Metacarpi: corti e gomiti ben fermi, non rivolti verso l’esterno o l’interno. L’altezza da terra al gomito è pari alla metà dell’altezza da terra alla punta delle scapole.

Piedi: raccolti e solidi.

Arti posteriori: Cosce: muscolose. Grasselle: ben angolate.

Garretti: corti, forti e paralleli visti da dietro.

Piedi: raccolti e solidi, con unghie corte.

Mantello: Pelo: corto, denso e impermeabile.

Colore: sono ammessi tutti i colori riconosciuti per i segugi (fulvo dal carico allo slavato o nero focato su fondo bianco) tranne il color fegato-marrone. La punta della coda deve essere bianca.

Altezza al garrese: minimo desiderabile 33 centimetri, massimo desiderabile 40 centimetri.

Andatura/Movimento: il dorso è orizzontale, stabile e il cane non ancheggia nelle sue andature.

Il passo si svolge senza sforzo con molto allungo degli arti anteriori, diritto in avanti, con andatura senza sollevamenti. In azione il cane non deve mai essere stretto dietro né portare gli arti in fuori o saltellare sul davanti.


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