Cocker Spaniel Inglese
Carta d’identità
Paese di origine: Gran Bretagna
Classificazione FCI: gruppo 8 – Cani da riporto, da cerca e da acqua
Tipologia: Cane da caccia (cerca)
Taglia: medio-piccola
Attitudini: famiglia, caccia, sport
Impegno: ***
Sport: ***
Chi è
Specialista della beccaccia, selvatico tra i più ambiti ma tra i più difficili da stanare, il Cocker Spaniel Inglese conserva nel suo DNA i geni originari di abile cacciatore, capace di individuare la preda anche nel folto del bosco e di farla alzare in volo. Eppure, oggi questo cane dalle lunghe e bellissime orecchie che sembrano fatte apposta per essere accarezzate è soprattutto uno specialista… delle coccole e della vita attiva in famiglia. Chi lo sceglierà come amico scoprirà un cane a volte caparbio ma soprattutto affettuoso e vivace. Un compagno pronto a seguirci in qualunque attività, che si tratti di sport o vacanze, capace di adattarsi alla routine familiare e di rallegrarci facendo tornare il buonumore anche nelle giornate più storte. Insomma, un cane dalla storia lunga e gloriosa, che dovremo necessariamente conoscere per capirlo e rispettarlo, che ha scelto di starci accanto e di regalarci il suo affetto e la sua gioia di vivere.
Storia
Le sue antiche origini, sorprendentemente, non sono inglesi ma probabilmente spagnole; il termine spaniel deriverebbe infatti da Hispania, l’antico nome romano del Paese iberico, anche se altri sostengono che derivi dall’arabo span, “coniglio”, un selvatico molto diffuso nella regione iberica quando vi arrivarono i Mori, nel 700 d.C. circa. Va detto che altre parole dal suono simile (spanyel, spannel, spanyellis) cominciarono a entrare in uso nella cinofilia europea già a partire dal 1300. Fino al 1700, gli Spaniel erano un’unica razza e pertanto erano permessi incroci tra tipi diversi. Furono i nobili inglesi dell’epoca, proprietari di vaste tenute di caccia, a cominciare a operare una divisione. Fino al 1870 gli Spaniel, riconosciuti come Field Spaniel, erano divisi in base al peso (sopra e sotto le 25 libbre, circa 11 kg) e solamente nel 1893 il Kennel Club riconobbe come Cocker la categoria “Spaniel sotto le 25 libbre”. Nel 1902 nacque il Cocker Spaniel Club inglese e fu stilato il primo standard di razza. È considerato capostipite della razza un Cocker nero di nome Obo, nato nel 1878.
Il carattere
Allegro, la sua coda è in perenne movimento, il carattere del Cocker Spaniel Inglese è vivace, è un fantastico compagno di vita perché è sempre disponibile a qualsiasi avventura, purché insieme al suo adorato partner a due zampe con il quale sviluppa in genere un rapporto estremamente forte e profondo, ancora di più se i due praticano qualche attività cinofila. E la cosa è probabile, perché l’intelligenza di questo cane è notevole e così anche il desiderio di collaborare e compiacere che gli deriva dalla lunga selezione per un tipo di caccia che esige grande affiatamento tra cane e cacciatore. In genere anche la sua docilità è elevata, salvo quando il suo finissimo olfatto lo rapisce e lo trascina sulle tracce di qualche animale selvatico o anche solo di un… piccione. In quel caso emerge una determinazione che qualcuno scambia per testardaggine ma non è così: sono i geni del cacciatore che emergono con forza. Sul fronte degli affetti, infine, non ha molti rivali quanto a dolcezza e ricerca di contatto, e questo vale anche per i bambini di casa verso i quali può diventare persino protettivo.
Vivere con lui
Non è certo tra le razze più impegnative quanto a predisposizione di selezione (però è un cane da cerca, quindi curioso a molto portato a seguire il suo ottimo olfatto) e caratteristiche morfologiche, ma non è neppure la scelta più facile. Diciamo che possiamo collocare il Cocker Spaniel tra i cani di “medio impegno”. Il concetto indica che oltre alla passeggiate quotidiane, non meno di quattro nell’arco della giornata e piuttosto lunghe, ha necessità di giocare, con noi e anche con i suoi simili, ogni giorno per almeno un’ora complessiva. Questo è il minimo indispensabile per garantirgli una vita serena e un buon equilibrio comportamentale. Se poi vogliamo farlo davvero felice e scoprire che la sua felicità è anche la nostra, dedichiamoci ad attività adatte come l’Agility, la Rally Obedience e il lavoro olfattivo: scopriremo quanto sia generoso, atletico, intelligente e abile, potremo divertirci moltissimo e vivere il rapporto con lui nel modo più bello e appagante.
Cure
Il bellissimo mantello serico che avvolge questo cane è una delle ragioni del suo successo, insieme alle lunghe orecchie… attiracoccole. Il rovescio della medaglia è che entrambi, mantello e orecchie, esigono cure regolari. Il primo va spazzolato con buona frequenza (due volte la settimana è l’ideale e sempre dopo le corse nel verde) per eliminare i tanti peli morti e impedire che si formino nodi e feltri poi molto difficili da sciogliere. Le orecchie, lunghe come sono, tendono a “raccogliere” un po’ di tutto quando il cane abbassa la testa per annusare, dunque il pelo che le ricopre va spazzolato spesso, e serve una specifica ciotola alta e stretta (si trovano nei pet shop) per evitare che le immerga nella pappa. Essendo ricadenti, poi, le orecchie prendono poca aria e per questo il padiglione auricolare può essere più facilmente soggetto a funghi e altri attacchi. Pulirlo regolarmente con un detergente specifico è ottima precauzione. Infine, attenzione al sovrappeso: il Cocker è predisposto e spesso è anche molto goloso.