Scopri come funziona il cervello dei gatti, la loro memoria, la loro capacità di pensare e i giochi per stimolare la loro testolina.

12 Ottobre 2023 di Redazione

Sono tanti gli aspetti che suscitano domande sul mondo dei gatti, per esempio: come è fatto il loro cervello? E la loro memoria come funziona? La scienza ha scoperto che i gatti memorizzano una quantità molto elevata di informazioni, che richiamano e utilizzano ogni volta che gli serve… altro che puro e semplice istinto! Capiamo di più.

cervello gatto

I gatti hanno memoria?

Basta osservare un gatto domestico crescere per capire che la memoria non solo viene utilizzata abitualmente per padroneggiare il luogo in cui vive, ma diventa anche uno strumento per studiare strategie e raggiungere diversi obiettivi.

In che senso? Il gatto corre e nel farlo sbatte contro una porta a vetri che non aveva visto? Difficile, ma potrebbe succedere. Ecco, è provato scientificamente che si ricorderà di questa esperienza e per raggiungere l’obiettivo sceglierà un’altra strada.

Anche per quanto riguarda la memoria a lungo termine si hanno nozioni, anche se non precise come per quella a breve. Qui la certezza non è data, ci sono solo buone casistiche che ci dicono che anche a distanza di anni un gatto può ricordare il volto di una persona che gli ha fatto un torto, un padrone “di passaggio” o altri animali con cui è stato condiviso un percorso.

I gatti pensano?

Possiamo intuire quando il gatto è in fase di analisi dal suo linguaggio del corpo. Le vibrisse sono bene aperte e tese, gli occhi sono attenti e vivaci e la bocca assume una posa rilassata. Se è contento, poi, la sua bocca accenna a una leggera curvatura verso l’alto, ricordando il sorriso umano. La coda è sempre sollevata verso l’alto.

Per quanto riguarda umore ed emozioni, invece, si possono dedurre più dai gesti che dalle espressioni del muso. Per esempio, nel momento in cui si avvicina a noi, appena entrati in casa, e ci saluta con effusioni o strusciandosi su di noi, è contento.

Spesso, inoltre, la gioia del gatto coincide con il relax totale quindi, quando dorme a pancia all’aria, possiamo stare tranquilli. Il piacere e la gioia si ritrovano in tutte le attività auto-gratificanti del gatto come succhiare il latte dalla mammella materna, mangiare, cacciare, giocare, corteggiare… e, sì, dormire.

gatto pensa

Ecco come è fatto e come funziona il cervello dei gatti

II cervello felino è fatto più o meno come il nostro, solo che pesa circa 30 grammi ed è composto da oltre 760 milioni di neuroni che sono circa il doppio di quelli dei cani, anche se nel complesso il cervello dei gatti è più piccolo. Che cosa significa? Che i gatti sono velocissimi a processare e informazioni.

La parte anteriore del cervello (il cerebro) riguarda il comportamento cosciente, i sensi e il movimento corporeo. Qui, inoltre, è immagazzinata la memoria a lungo termine.

Il rigonfiamento successivo, più piccolo del cerebro, è il cervelletto. Questa parte del cervello nel gatto è eccezionalmente ampia e ben sviluppata, e governa l’equilibrio.

Il nucleo fondamentale del cervello è chiamato tronco cerebrale ed è qui che sono situati la parte responsabile della consapevolezza, oltre che i centri del sonno e della veglia. Sono inoltre situati in quella posizione l’ipotalamo e i sistemi limbici, responsabili di sensazioni quali paura, aggressività, piacere o percezioni di attività, come quella sessuale e quella materna.

Come allenare la loro testa

Esistono in commercio alcuni giochi di intelligenza che abituano il gatto a pensare e studiare strategie di azione in base a obiettivi predefiniti. Uno, per esempio, viene chiamato “scatola magica”. Si tratta di una scatola di cartone dotata di buchi e all’interno vengono nascosti topolini di pezza, palline rumorose e altri oggetti a nostra scelta… il gatto si divertirà a studiare come tirarli fuori! All’inizio potrebbe non riuscirci, ma valutando la situazione di volta in volta, lentamente diventerà un maestro in questo gioco.

Altri giochi utilizzano invece il potere dei croccantini. Sotto a palline di plastica vengono nascosti i bocconcini di cibo e il gatto, cercando di prenderli, si sforzerà di capire come fare, oltre che mettere in azione il suo potente fiuto.

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