L'immagine del gatto con un campanellino attaccato al collare è sicuramente entrata nell'immaginario collettivo, ma è una buona idea?

19 Febbraio 2021 di Chiara Pedrocchi

L’immagine del gatto con un campanello attaccato al collarino è sicuramente entrata nell’immaginario collettivo, basti pensare al famoso Doraemon. Al di là della questione estetica potremmo aver deciso di usare un collare con il campanellino per localizzarlo più facilmente (soprattutto se si nasconde spesso) oppure perché quando va a caccia rischia di essere dannoso per l’ecosistema e per la sopravvivenza di alcune specie e quindi il suono avvisa e mette in salvo eventuali vittime come uccellini o roditori, lasciandogli il tempo di fuggire.

Ma… non è una buona idea!

Il rumore del sonaglio potrebbe diventare una vera e propria tortura per il gatto, che ha un udito molto sviluppato. I gatti sono animali molto calmi e silenziosi per natura, avere un tintinnio nelle orecchie ogni volta che si muovono, o addirittura mentre dormono, li renderà stressati e nervosi. D’altronde, immedesimarsi è facile: sarebbe così anche per noi! Inoltre, molti gatti sono così infastiditi che cercano di strappare via il campanello con i denti e il rischio è che lo ingoino e soffochino.

Cerchiamo delle alternative

Se temiamo che il nostro gatto si smarrisca una buona idea è quella di dotarlo di microchip oppure optare per un collare che abbia una targhetta con il nostro numero di telefono e indirizzo. Vi lasciamo qui alcuni consigli utili per tenere al sicuro un gatto che vive fuori casa.

Per quanto riguarda il suo istinto predatorio, al giorno d’oggi sono ci sono delle alternative che permettono di avvertire dell’arrivo del gatto: alcuni scienziati hanno inventato una sorta di collare coloratissimo, il Birdsafe, che dovrebbe permettere al volatile di accorgersi rapidamente del pericolo, grazie all’elevata visibilità. La Scuola di Veterinaria e Scienze della Vita della Murdoch University, in Australia, ha condotto un’indagine durata due anni e condotta dalla dottoressa Catherine Hall, che ha osservato come la quantità di prede catturate si sia ridotta circa del 50%!

Comunque, qualora abitassimo in una zona con aree verdi dove vivono specie a rischio di estinzione, la cosa migliore da fare è cercare di tenere il gatto in casa il più possibile, fornendogli attività stimolanti che gli facciano esprimere sequenze del comportamento di caccia: il nostro intervento, seppur minimo, può davvero contribuire a salvare l’ambiente!

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