Per la sua bellezza “selvaggia”, l'Abissino può essere paragonato a un puma, in miniatura naturalmente. Consciamolo insieme!

10 Settembre 2018 di Redazione

Per la sua bellezza “selvaggia”, l’Abissino può essere paragonato a un puma, in miniatura naturalmente. E anche il suo comportamento è consono: si tratta infatti di un gatto particolarmente effervescente, vispo, impetuoso e indipendente, ma nello stesso tempo capace di donare molto affetto e tanta dolcezza. Se vogliamo vivere in sintonia con lui dobbiamo adeguarci alla sua vivacità e alla sua voglia di tenerezza: questo significa dedicargli molte attenzioni, assecondarlo, ma soprattutto non stancarci mai di farlo giocare. Avrà bisogno di spazi, amore, attenzioni e tanta creatività per evitare che a casa si annoi perché, in tal caso, potrebbe diventare distruttivo, vista la notevole energia che lo anima.

 

Caratteristiche

Taglia: medio-grande

Pelo: tessitura fine, di aspetto lucido, con sottopelo

Colori: nero, blu, sorrel, fawn; tutti anche nella varietà silver

Costo nutrizione: medio

In famiglia: molto affettuoso e molto vivace

Ambiente ideale: appartamento o casa con giardino

 

 

Origine

È diffusa l’idea che l’Abissino sia un discendente degli antichi felini amati dagli Egizi. Questa tesi è confermata dal ritrovamento, nelle tombe egizie del medio e del tardo Impero, di affreschi e sculture che lo raffigurano. La razza arrivò in Europa, precisamente in Gran Bretagna, verso il 1870, alla fine della guerra anglo-abissina, e il riconoscimento ufficiale risale al 1882. Fu apprezzata, soprattutto, l’unicità del colore che caratterizza la pelliccia del nostro amico meraviglioso: un bel marrone puntato di nero, con sottopelo color albicocca. Nel 1957 venne ammessa e riconosciuta ufficialmente anche la colorazione sorrel (geneticamente cinnamon) e recentemente sono apprezzate anche la tonalità blu e fawn. Oggi l’Abissino sembra essere tra i mici preferiti dai divi del grande schermo.

 

Carattere

Pimpante, intelligente e furbo. E anche scattante, rapido e sempre in movimento. All’indipendenza unisce una grande sensibilità e un infinito bisogno di affetto che si manifesta talvolta in maniera insistente. Ama molto farsi accarezzare e adora stare in braccio, trasformandosi, all’evenienza, in una “macchina da fusa”. All’inizio tende a essere un tantino diffidente, ma se viene trattato con rispetto e serenità mostra il suo buon temperamento, affezionandosi maggiormente a una sola persona della famiglia. Detto anche “gatto parlante”, esprime le sue voglie attraverso un miagolio musicale e soave. Uno dei modi più efficaci per ottenere la sua stima è il gioco, durante il quale considera l’uomo un suo simile, dimenticandole grandi differenze che ci separano.

 

Salute

Le malattie ereditarie più facilmente diffuse nel ceppo dell’Abissino, razza relativamente sana, includono l’atrofia progressiva della retina, problemi renali e, in alcuni casi, ipertiroidismo. Come sempre, agli allevatori seri il compito di selezionare soggetti sani per la riproduzione.

 

Standard

Corpo: mediamente lungo, snello, di proporzioni allungate, con muscolatura solida.

Coda: lunga, si assottiglia verso la punta.

Zampe: snelle e lunghe, proporzionate al corpo, con muscolatura solida.

Piedi: ovali e compatti.

Testa: a cuneo arrotondato, di medie dimensioni. Mento pieno, di forma arrotondata.

Orecchie: grandi e moderatamente appuntite.

Occhi: a mandorla, grandi, brillanti ed espressivi, né tondi né orientali.

Mantello: tessitura fine, di aspetto lucido, dotato di consistenza elastica, abbastanza aderente al corpo ma con sottopelo sufficiente a dargli un minimo di volume.

Colore: nero, blu, sorrel, fawn; tutti anche nella varietà silver, ossia con sottopelo argentato; ticking: 2 o 3 bande di colore diverso su ogni singolo pelo; estremità scura.

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