I Lykoi destano curiosità tra gli esperti, non solo perché sono gatti nuovi e particolari ma anche perché sembrano esseri misteriosi. Conosciamolo insieme.

12 Settembre 2018 di Redazione

I Lykoi, nome greco che significa “lupo” e che nasce dall’aspetto speciale di questo micio, destano curiosità tra esperti, gattofili e genetisti, non solo perché sono gatti nuovi e particolari ma anche perché  sembrano esseri misteriosi. Esiste anche una leggenda secondo la quale i gatti-lupo sarebbero il frutto di un incantesimo “sbagliato”: una strega avrebbe voluto trasformare un cavaliere in un lupo ma… sbagliò e l’incantesimo si abbatté invece sul suo piccolo felino che diventò così il capostipite di questa razza. La realtà è ovviamente diversa e ne parliamo nella scheda dedicata all’origine del Lykoi, peraltro dolce e affettuoso, molto intelligente, ottimo compagno di vita per chi cerca un legame profondo ma non eccessivamente “fisico”. Da considerare, comunque, che il Lykoi è davvero molto raro.

 

 

Caratteristiche

Taglia: media

Pelo: rado, assente in alcune o molte parti del corpo

Colori: preferito il nero

Costo nutrizione: medio

In famiglia: socievole, intelligente, giocherellone

Ambiente ideale: appartamento o casa con giardino

 

 

Origine

All’inizio si pensava che dietro l’aspetto unico di questo gatto ci fossero malattie cutanee di origine genetica. Il mantello del Lykoi, infatti, è davvero particolare: scuro, non omogeneo, con zone in cui è più rado. Quando poi i genetisti americani hanno approfondito la questione, si sono resi conto che non si trattava di una malattia ma della conformazione dei follicoli piliferi che, a differenza di quanto avviene negli altri gatti, non hanno tutti i componenti necessari per creare il pelo. Ecco spiegato il mantello particolare da cui deriva il nome di “gatto lupo”. La mutazione è comparsa spontaneamente in Tennessee e nel South Carolina nel 2011 e, da allora, Johnny e Brittney Gooble si sono dedicati alla sua selezione, scegliendo gatti di strada, spesso dai rifugi, che portavano il medesimo gene (17 diversi soggetti da tutto il mondo) fino a consolidare una razza vera e propria che la TICA, importante associazione gattofila internazionale, ha riconosciuto nel 2016. Il riconoscimento dal parte della Federazione Internazionale Felina non è stato ancora concesso, quindi non vi è uno standard FIFE per il momento.

 

 

Carattere

Lo stesso Johnny Gobble, veterinario americano fautore, con la moglie Brittney, della selezione del Lykoi, ne descrive in questo modo il carattere: “Leggermente diverso da quello degli altri gatti. Ama le coccole e il gioco con gli esseri umani ma non sempre apprezza stare in braccio, preferendo investigare ed esplorare. Alcuni soggetti manifestano comportamenti protettivi nei confronti dei bambini o di altri gatti di casa… altri imparano rapidamente a riportare oggetti e non è raro vederli camminare sulle zampe posteriori. E se sono in gruppo, tendono a giocare e a seguire le tracce come un branco di lupi. Ecco perché molti li considerano più simili a cani che a gatti. Ma sono gatti e la maggior parte dei loro comportamenti sono quelli tipici dei felini domestici”

 

Salute

Non vengono riportate particolari patologie per il Lykoi. La scarsità di pelo implica però una protezione dal freddo e dal sole intenso, anche se nell’esperienza dei coniugi Gooble sono riportati esempi di soggetti randagi con questo gene che non sembravano avere particolari problemi con questi fattori climatici, ma rischiare non conviene. L’assenza di pelo può portare a un accumulo di grasso cutaneo in particolare sulle unghie e all’interno delle orecchie, ma è sufficiente pulirle di tanto in tanto con uno straccio morbido, e con un detergente specifico per le orecchie, per risolvere il problema.

 

Standard

In attesa di riconoscimento FIFE (Federazione Internazionale Felina)


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