Il gatto Ocicat ha decisamente un aspetto “selvaggio”, la sua indole però è amichevole e aperta al contatto con gli esseri umani e i bambini in particolare

24 Settembre 2018 di Redazione

L’aspetto dell’Ocicat ricorda quello dell’ocelot, da cui prende il nome, un felino selvatico ormai raro e molto affascinante che vive in America Latina, ed è una delle ragioni che ci fanno innamorare di lui. Ma anche se l’aspetto è decisamente “selvaggio”, la sua indole è invece assai amichevole e aperta al contatto con gli esseri umani e i bambini in particolare. Piuttosto raro ma allevato anche in Italia, è un partner perfetto per chi abbia tempo da dedicargli oppure una famiglia numerosa che possa occuparsi a turno di lui, perché ama molto le coccole e il gioco, e considera giustamente suo diritto averne a disposizione “dosi” massicce.

 

 

Caratteristiche

Taglia: medio-grande

Pelo: corto

Colori:  nero, blu, chocolate, lavander (lilac), cinnamon, fawn; e tutti questi nella varietà silver. Tutti maculati in armonia

Costo nutrizione: medio

In famiglia: molto affettuoso,  attivo e forte

Ambiente ideale: appartamento o casa con giardino

 

Origine

La storia dell’Ocicat ha inizio negli Stati Uniti agli albori degli anni Sessanta. Virginia Daly, allevatrice di Siamesi, si era infatti prefissata l’obiettivo di ottenere un Siamese seal tabby point. Per raggiungere lo scopo fece accoppiare un maschio Abissino con una femmina Siamese seal point (l’Abissino è un gatto agouti, quindi in grado di trasmettere il disegno tabby), ma con sua sorpresa nessun cucciolo nacque con il disegno tabby sulle mitiche punte, perché il gene responsabile del mantello Siamese è recessivo. In compenso, tutti i cuccioli avevano la base del pelo molto chiara, spruzzata da una maculatura piccola, tonda, dorata e uniformemente distribuita sul mantello. La signora Daly non aveva realizzato il suo sogno ma aveva “inventato” una nuova razza alla quale venne dato il nome di Ocicat, dalla contrazione delle parole ocelot e cat. Sin dall’inizio il gatto con mantello maculato ebbe successo tra gli americani. Il CFA, una tra le maggiori associazioni americane (e mondiali) ne accettò l’iscrizione ai propri Libri Genealogici già dal 1966, ma solo nel 1987 ne permise l’ammissione in concorso in classe campionato.

 

Carattere

L’Ocicat piace non solo per l’aspetto selvaggio e la camminata flessuosa e dinoccolata, ma anche per il carattere dolce che contrasta con i suoi tratti morfologici. È estremamente intelligente e simpatico, ma attenzione: scegliere un gatto di questa razza significa avere tempo da dedicargli. L’Ocicat, infatti, non si accontenta di una carezza saltuaria: fa parte della categoria “appiccicosi” e, come tale, esige costanti attenzioni dal suo padrone che lui reputa di sua esclusiva proprietà. Altra sua dote è la vivacità: è un super atleta, velocissimo, onnipresente, sempre intento a “fare qualcosa”. Gentile con tutti i componenti della famiglia, anche con gli estranei da cui si lascia accarezzare senza problemi, instaura un rapporto veramente esclusivo con i bambini, dei quali talvolta diventa il complice, soprattutto quando c’è da combinare marachelle. E che sodalizio: chissà perché… riesce sempre alla perfezione!

 

Salute

Gatto tendenzialmente sano e longevo, può però essere colpito da malattie ereditarie provenienti dalle razze all’origine della sua selezione. Nello specifico, parliamo di cardiomiopatia, amiloidosi renale o epatica e carenza di piruvato chinosi, problema che influenza il metabolismo degli zuccheri creando anemia e altre patologie. Agli allevatori il compito di selezionare correttamente i soggetti destinati alla riproduzione.

 

Standard

Corpo: piuttosto lungo, possente, profondo e sodo, ma mai massiccio; l’ossatura e la muscolatura sono ben sviluppate.

Testa: il cranio ha la forma di un cuneo modificato; una curva dolce collega il muso alle guance con una visibile ma leggera prominenza dalla base del naso alle sopracciglia.

Occhi: grandi, a forma di mandorla. Tutti i colori sono permessi, a esclusione del blu; non c’è rapporto tra il colore degli occhi e quello della pelliccia.

Orecchie: moderatamente grandi, vigili, attente, piazzate alte sulla volta cranica; sono particolarmente apprezzati ciuffi di pelo all’estremità.

Zampe: di lunghezza media, sode e muscolose, in armonia con il corpo.

Piedi: ovali e compatti, proporzionati alle zampe.

Coda: piuttosto lunga, mediamente spessa e leggermente affilata verso l’estremità scura.

Mantello: corto, tessitura dolce e setosa, lucido, fitto e liscio, sufficientemente lungo per evidenziare le bande alternate di colore; non deve avere un aspetto lanuginoso.

Colore: colorazione più chiara sul muso, attorno agli occhi, sul mento. Riconosciuti sono nero, blu, chocolate, lavander (lilac), cinnamon, fawn; e tutti questi nella varietà silver.

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