Romantico, tranquillo e perfino un tantino remissivo: nel mondo felino il Ragdoll si distingue per un carattere così tenero da conquistare chiunque.

12 Settembre 2018 di Redazione

Romantico, tranquillo e perfino un tantino remissivo: nel mondo felino il Ragdoll si distingue per un carattere così tenero da conquistare immediatamente chiunque abbia una predilezione per i mici “coccolosi”. Ma non è la sola caratteristica che lo rende unico: il suo corpo, maestoso ed elegante, è contraddistinto da una grande flessibilità che gli permette di assumere posizioni quasi incredibili, di piegarsi nei modi più strani: ecco perché è stato chiamato Ragdoll, che in inglese significa “bambola di pezza”. E non è tutto, perché dalla sua il nostro protagonista ha anche una bellezza inequivocabile, immediata, che colpisce al primo sguardo e non lascia indifferenti. Chi cerca un amico felino davvero speciale, dunque, ha già tanti motivi per sceglierlo!

Caratteristiche

Taglia: grande

Pelo: di media lunghezza, morbido e setoso

Colori: himalayano (tipico del Siamese) con estremità seal, blu, chocolate, lilac, rosso, crema, e relative squame di tartaruga, tabby e non, nelle tre varietà riconosciute: colorpoint, mitted e bicolore

Costo nutrizione: medio-alto

In famiglia: estremamente docile, calmo e affettuoso

Ambiente ideale: appartamento

 

Origine

La capostipite di tutti i Ragdoll si chiamava Josephine ed era una gatta d’Angora tutta bianca, considerata bellissima, di taglia davvero maxi, dal temperamento dolcissimo e dalla calma proverbiale. Josephine venne fatta accoppiare con un esemplare di Sacro di Birmania estremamente mite e, nella loro prima cucciolata, tre gattini si distinsero per il buon carattere, ereditato dai genitori, e per il rilassatissimo tono muscolare. Gli allevatori considerarono queste caratteristiche come una mutazione genetica e, per conservarle, predisposero un piano di accoppiamenti, limitandoli ai soli discendenti nei quali venissero riscontrate queste caratteristiche. La razza venne fissata definitivamente nel 1965 in California da Anne Baker e fu così rigorosamente protetta che, nei primi anni, chi voleva avviare un allevamento non poteva acquistare solo una gatta ma doveva prendere una coppia, in modo da mantenere la purezza genetica. Da allora in poi, è stata una storia di successi e il Ragdoll è entrato nel pantheon dei gatti di razza con tutti gli onori e la massima dolcezza possibile.

Carattere

Aggressività? Il Ragdoll non sa nemmeno cosa sia. Quanto a comportamento e carattere, è quasi l’antitesi del felino: la sua dolcezza e la sua adorazione nei confronti del padrone lo rendono perennemente rilassato e fiducioso. Ama starsene tranquillo per ore sulle ginocchia del suo compagno umano e, in genere, convive felicemente con altri animali di casa. Tutto questo lo rende poco adatto alla “dura legge della strada” che va rispettata nel caso di una vita in libertà. Ma non è un problema: infatti, è estremamente casalingo, ama alla follia letti e divani, senza desiderare particolarmente gli spazi aperti. I movimenti lenti e il carattere tranquillo fanno del Ragdoll l’amico ideale da tenere in casa e lo rendono particolarmente indicato per le persone pacate, che non amano la confusione e la vivacità. La cosa più bella, comunque, è tenerlo in braccio: sembra privo di struttura scheletrica e il suo modo di abbandonarsi totalmente rende l’esperienza quasi incredibile. Per chi apprezza la massima docilità in un felino, probabilmente questo è il gatto capace di soddisfarlo. Ma ricordiamoci che la solitudine proprio non fa per lui.

Salute

Il Ragdoll non è tra le razze più afflitte da patologie, ma un paio possono minacciarlo seriamente. Si tratta della cardiomiopatia ipertrofica e della mucopolisaccaridiosi felina. La prima riguarda ovviamente il cuore e può colpire a qualsiasi età, se il micio è geneticamente predisposto. Per questo è necessario che l’allevatore offra garanzie di esenzione dei suoi riproduttori. La seconda, più rara, colpisce sia gli occhi sia le giunture e, non curata, porta a conseguenze gravi. Viene riscontrata in soggetti che abbiano ascendenze di allevamento australiane. Anche in questo caso, è l’allevatore a dover provvedere con appositi test genetici.

Standard

Corpo: di grossa mole, lungo e con una potente e sviluppata muscolatura.

Testa: larga, a forma di cuneo modificato; le guance sono piene e ben sviluppate, la fronte leggermente bombata.

Naso: di media lunghezza, con leggero stop.

Mento: ben sviluppato.

Occhi: grandi, ovali e di un colore blu intenso.

Collo: corto, robusto e muscoloso.

Orecchie: di media grandezza con la punta arrotondata, distanziate e leggermente rivolte in avanti.

Zampe: di lunghezza, ossatura e muscolatura media.

Piedi: tondi e grandi, con ciuffi di pelo tra le dita.

Mantello: il pelo è semilungo, setoso e morbido.

Coda: lunga quanto il corpo, spessa alla base.

Colori: himalayano (tipico del Siamese) con estremità seal, blu, chocolate, lilac, rosso, crema e relative squame di tartaruga, tabby e non, nelle tre varietà riconosciute: colorpoint, mitted e bicolore.


Lascia un commento