Il Savannah è uno dei gatti più affascinanti e impegnativi, non tanto per la sua rarità quanto per il fatto di essere l’unico felino domestico che ha nelle vene sangue selvaggio.

24 Settembre 2018 di Redazione

Si tratta di uno dei gatti più affascinanti e impegnativi, non tanto per la sua rarità quanto per il fatto di essere l’unico tra i felini domestici che ha nelle vene sangue davvero selvaggio: quello del serval, predatore africano delle zone aride. E anche se il Savannah si può ormai considerare un felino domestico, il suo fisico e il suo comportamento ci rimandano comunque alla distese selvagge dove risuona il ruggito del leone. È giocherellone, curioso, intelligente, affettuoso con tutti, spesso anche con gli estranei, ma il suo amore per gli spazi aperti e per la caccia impone la disponibilità di un bel giardino, meglio con piante e cespugli; una piccola savana, appunto. Inoltre, il Savannah è un micione di tutto rispetto: i maschi nei primi step di ibridazione possono superare i 10 kg, mentre le femmine arrivano anche a 7 kg.

 

 

Caratteristiche

Taglia: grande

Pelo: corto

Colori: marrone-arancio maculato di nero

Costo nutrizione: medio-alto

In famiglia: molto socievole, fedele, vivace e intelligente

Ambiente ideale: casa con ampio giardino

 

 

Origine

Tutto è cominciato negli Stati Uniti nel 1986, quando l’allevatore Judee Frank ha voluto sperimentare l’unione tra un gatto domestico, per l’esattezza una femmina di Siamese, e un Serval, il gattopardo africano. È una razza rara e costosa: infatti, sono ancora pochi gli allevatori che si sono dedicati alla selezione di questo gatto. A seconda della vicinanza all’accoppiamento originario con il Serval, il Savannah viene classificato con la lettera F e un numero che indica la generazione. Quindi, gli esemplari nati dall’accoppiamento tra un Serval e un gatto domestico saranno classificati F1 e sono quelli più somiglianti per dimensioni e caratteristiche al felino selvaggio (50% di sangue serval); F2 sono gli esemplari di seconda generazione (25%); F3 hanno il 12,5%; F4 equivale al 6% e così via. Dopo la quarta generazione (F4), il Savannah può essere considerato domestico a tutti gli effetti.

 

Carattere

Grande e forte, molto atletico (due metri in altezza con un salto da fermo…), il Savannah domestico è però anche molto affettuoso e devoto al suo umano prediletto, al punto da accettare spesso di essere imbragato con pettorina e guinzaglio per seguirlo ovunque. Cacciatore notevole dalla taglia superiore alla maggior parte dei gatti, va inserito in un ambiente ampio dove possa sfogare la sua notevole energia e utilizzare la possente muscolatura. Ama giocare e impara facilmente a riportare gli oggetti utilizzati allo scopo. Se ben socializzato accetta volentieri anche la presenza di altri animali in casa, ma non sfuggiranno alle sue attenzioni venatorie quelli di taglia adeguata che potrà incontrare all’aperto, quindi è bene recintare al meglio il giardino e prevenire intrusioni di possibili bersagli come ricci e altri piccoli mammiferi.

 

Salute

Non vengono segnalate patologie genetiche ricorrenti nel Savannah, che va ovviamente tutelato dalle comuni malattie dei piccoli felini esattamente come tutti gli altri gatti. Particolare attenzione va posta, però, al rischio di occlusioni intestinali dovute all’ingestione di parti di piccoli giocattoli: la taglia del Savannah è notevole e conviene usare con lui giochi piuttosto grandi e molto robusti, evitando che ne ingoi parti se dovesse romperli con i suoi muscoli potenti.

 

Standard

Corpo: grande, rettangolare, lungo e muscoloso.

Testa: triangolare, leggermente piccola in proporzione al corpo

Occhi: di forma ovale e allungata, con marcature scure dai lati fino ai baffi. Colore verde, marrone, oro o ambra.

Orecchie: grandi, larghe alla base, rotonde in punta

Zampe: lunghe, asciutte e muscolose

Coda: di media lunghezza e spessore con punta nera e leggermente smussata

Mantello: corto su tutto il corpo, può allungarsi leggermente ai lati del ventre

Colori: marrone-arancio maculato di nero

 

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