Il 20 maggio scorso, nelle acque dello Sri Lanka, è affondata una nave che trasportava 1486 container che contenevano 25 tonnellate di acido nitrico, prodotti chimici e cosmetici. Sono ora moltissime le specie marine a rischio: si tratta di una vera e propria catastrofe.
WWF: «È un disastro ambientale senza precedenti»
Il WWF, la più grande organizzazione mondiale che opera in difesa dell’ambiente e delle specie a rischio, prevede una strage di morti senza precedenti. Si segnalano già le prime vittime: centinaia di tartarughe marine morte, raccolte dai residenti del luogo, oltre a 20 delfini e quattro balene. Purtroppo questo dato aumenterà giorno dopo giorno e non si fermerà a breve e coinvolgerà tutte le specie che vivono nelle acque e nei cieli dello Sri Lanka.
Le gravi conseguenze agli ecosistemi nel tempo
L’avvelenamento delle acque in Sri Lanka avrà conseguenze gravissime per molto tempo, soprattutto per le specie marine che vi risiedono. In seguito all’accaduto, al fine di preservare almeno l’essere umano, le autorità nazionali hanno approvato il divieto di pesca sulle coste. Ad oggi questo provvedimento è stato revocato, tuttavia gli ecosistemi unici al mondo dello Sri Lanka sono tutt’altro che fuori pericolo.
La preoccupazione è alta e ci rende sempre più sensibili riguardo i continui disastri ambientali che stanno rendendo difficoltosa la sopravvivenza di troppe specie animali. Si spera che questo evento porti ad una migliore gestione dei trasporti via mare, al fine di tutelare i meravigliosi esseri viventi che danno vita e colore al nostro mondo.
Fonte della notizia: WWF