Assistere alla liberazione di animali guariti dopo essere stati costretti a lunghi ricoveri è una emozione indimenticabile. Questi eventi sono possibili grazie all’attività dei Centri di Recupero per Animali Selvatici (CRAS), veri e propri ospedali della biodiversità, che si trovano all’interno o in prossimità delle Oasi WWF. Proprio alle 100 aree protette gestite dal WWF in Italia saranno dedicate le giornate di sabato 5 (Giornata Mondiale dell’Ambiente) e domenica 6 giugno 2021, durante le quali cittadini, famiglie, ragazzi e bambini sono invitati a godere della bellezza e del fascino degli spazi naturali protetti dal WWF in una giornata di riconquistata libertà.
Il WWF Italia, oltre ai progetti sul campo, agli studi scientifici e alle tante attività mirate alla tutela della natura, da oltre 30 anni si occupa anche della cura degli animali selvatici in difficoltà attraverso una rete di CRAS che ogni anno accolgono migliaia di esemplari, spesso appartenenti a specie rare e minacciate, con l’obiettivo di offrire loro le migliori cure che possano consentire il successivo reinserimento in natura, finalità ultima dei centri.
I CRAS WWF hanno non solo un importante ruolo nel contribuire alla conservazione di specie spesso rare e minacciate, ma anche nel sensibilizzare la collettività sui temi della salvaguardia degli animali. Alcuni tra gli animali non più rilasciabili in natura, sono infatti collocati in apposite aree aperte al pubblico, visitabili insieme agli esperti che garantiscono che si eviti di arrecare loro disturbo. Alle iniziative di educazione ed informazione spesso si affiancano anche attività di vera e propria ricerca scientifica sulle specie di maggior interesse conservazionistico in collaborazione con università e centri di ricerca. Fondamentale è infine la collaborazione con le Autorità investigative e giudiziarie. I CRAS svolgono la funzione di segnalare alle forze di polizia e alla Magistratura, eventuali episodi sospetti di violazione della legge. Dichiara Marco Galaverni, direttore Programma e Oasi WWF:
“La pluralità e l’importanza delle attività svolte dai CRAS testimoniano la loro funzione di servizio pubblico, unitamente all’operato della rete di volontari che in tutto il territorio si occupano, spesso a proprie spese, di recuperare la fauna selvatica e trasferirla presso i centri per la loro riabilitazione e reinserimento in natura. Queste realtà devono essere, quindi, sempre più riconosciute e sostenute a livello locale e nazionale. Ben venga l’investimento straordinario previsto dal Ministero della Transizione Ecologica per questo triennio, ma un supporto adeguato deve essere garantito anche nel medio-lungo termine, in modo da rendere queste realtà sempre più efficaci nel loro contributo alla conservazione della biodiversità”.
In occasione delle giornate del 5 e 6 giugno, quindi, si potrà toccare con mano il risultato di tanto sforzo di conservazione che il WWF svolge da oltre 50 anni e comprendere meglio lo stretto legame che ci unisce tutti alla natura. Se volete sapere di più su quest’iniziativa e scoprire come partecipare non vi resta che cliccare qui!