Immagini terribili di torture sugli animali arrivano dall’azienda Vivotecnia di Madrid, in Spagna. Cani, scimmie, roditori e maiali percossi. Immagini di creature chiaramente sofferenti, se non addirittura sanguinanti, chiuse all’interno di gabbie, tremanti. Persino insultate. Il video, divulgato dall’ong Cruelty Free International, mostra la scioccante realtà di una struttura che conduce test sugli animali per diversi settori, tra cui quello farmaceutico e quello cosmetico (anche se, con una legge promulgata nel 2013, la vendita di prodotti cosmetici testati su animali è illegale nell’Unione Europea).
E qui si va ben oltre gli esperimenti. Dalle terribili immagini che provengono dalla Spagna traspare una violenza ingiustificata e gratuita sugli animali; torture che nulla hanno a che fare con la scienza e la sperimentazione. Hanno tutto a che fare, invece, con la crudeltà. Perché, che senso ha maltrattare un cane prima di sottoporlo agli esperimenti, che senso ha aggredirlo con percosse e urla?
Il video ha scatenato proteste a livello internazionale, tanto da spingere le autorità spagnole a indagare a fondo. Come riportato da La Stampa, un comunicato stampa della regione di Madrid ha confermato “l’esistenza dei fatti denunciati“, decidendo di sospendere l’attività di questo laboratorio degli orrori. Mentre la magistratura ha aperto un’inchiesta, centinaia di attivisti sono scesi in piazza per pretendere la chiusura del centro. Le autorità regionali, per fortuna, hanno dichiarato che gli animali detenuti nel laboratorio sono passati sotto la loro tutela.
Stridono con quanto emerge dal video le parole del direttore di Vivotecnia, Andres König, che ha affermato che le scene riportate non corrispondono alla quotidianità delle attività nell’azienda. Allo stesso tempo, però, si è detto preoccupato e ha sollevato l’intervento delle autorità.
Questi “atti di crudeltà gratuita e deliberata“, come li ha definiti l’ordine dei veterinari di Madrid, devono essere fermati. I responsabili, inoltre, vanno puniti severamente per il maltrattamento degli animali detenuti nel laboratorio, contrari alle norme dell’Unione Europea. La sperimentazione scientifica, infatti, non giustifica affatto gli abusi perpetrati nel centro della città spagnola su creature innocenti e incapaci di difendersi.
Katy Taylor, direttore della scienza e degli affari normativi del Cruelty Free International, commenta:
Abbiamo scoperto un’orrenda miscela di sofferenza e crudeltà nel modo in cui gli animali vengono ospitati, maneggiati e maltrattati durante i test di tossicità, nonché innumerevoli violazioni della legislazione spagnola e dell’UE. È impensabile che ciò avvenga in Europa. La Commissione europea ci dice che la direttiva 2010/63 non solo protegge gli animali utilizzati nella scienza, ma fornisce anche una strategia per sostituire i test sugli animali… Non fa né l’uno né l’altro.