Avere un cane che abbaia quando resta in casa da solo è un problema abbastanza diffuso. Per prima cosa, è importante capire quali sono le cause.

22 Settembre 2016 di Redazione

Avere un cane che abbaia quando resta in casa da solo è un problema abbastanza diffuso, che può creare problemi piuttosto gravi. Prima di stabilire quale possa essere la strategia da attuare per eliminare questo comportamento, è importante capire quali sono le cause.

Il più delle volte, un cane che abbaia quando resta da solo ha un problema di iper-attaccamento al proprietario, quindi soffre quando questi si allontana. Ci sono però altri casi di disturbo del distacco, ed è fondamentale stabilire a quale caso appartiene il nostro amico a quattro zampe.

yellow-labrador-retriever-750760_1280Verificare se si tratta di iper-attaccamento è piuttosto facile: un cane in queste condizioni manifesta disagio ogni volta che il suo proprietario si allontana, anche se restano presenti altre persone. Per fare una prova, è sufficiente lasciare il nostro amico in casa con un estraneo o comunque qualcuno che non appartenga al nucleo familiare e verificare come si comporta. Se è del tutto tranquillo, significa che il disagio non è legato all’allontanamento di una figura specifica, bensì al fatto di restare a casa da solo.

Un cane che abbaia quando rimane a casa da solo, e che non soffre di iper-attaccamento, probabilmente manifesta un timore nei confronti dell’ambiente. Questa situazione si verifica soprattutto se ci sono stati dei cambiamenti, per esempio un trasloco, ancora di più se questo avviene quando l’animale non è ancora adulto.

Ci viene istintivo pensare che lasciare libero il cane di girare per tutta la casa sia il modo migliore per metterlo a proprio agio, ma non è assolutamente così. Se esiste una forma di timore nei confronti dell’ambiente domestico, avere accesso a tutte le stanze accresce il senso di inquietudine. Evitiamo assolutamente i sistemi coercitivi anti-abbaio, come i collari che spruzzano acqua o citronella quando l’animale vocalizza: il più delle volte andranno ad aumentare la paura del cane nei confronti del restare solo nell’ambiente domestico, inoltre è probabile che il nostro amico impari a sopportare questo fastidio e riprende in breve tempo a fare rumore. O, in alternativa, può decidere di optare per manifestazioni più silenziose ma anche più dannose della propria angoscia, come masticare i mobili, sporcare in casa o leccarsi in modo ossessivo, con il rischio di provocarsi granulomi da leccamento.

dog-1412126_1280Se il cane è già abituato al trasportino, o kennel, proprio questo può essere lo strumento migliore per aiutarlo, a patto che sia abbastanza ampio. Posizioniamolo nella stanza in cui il nostro amico è maggiormente a proprio agio, sempre nello stesso punto, facciamolo entrare e quindi chiudiamo sia il kennel sia la porta della stanza. Ricordiamoci di lasciargli una ciotola d’acqua e diamogli qualcosa di familiare che possa distrarlo e al tempo stesso rassicurarlo, per esempio un kong con qualche bocconcino all’interno.

Inizialmente dovremo limitare la durata delle uscite, in modo che il nostro amico capisca che non lo stiamo abbandonando. È utile, per aumentare il senso di sicurezza abbinato al trasportino, far riposare il cane al suo interno anche mentre siamo in casa, così che impari a vedere questo spazio come la propria tana, sempre uguale e ben delimitata, all’interno della quale sa di essere al sicuro. Evitiamo di stimolarlo e interagire con lui quando è all’interno del kennel: deve essere il suo angolo di tranquillità.

Quando proveremo a lasciare i nostro amico a casa da solo nel trasportino, l’ideale è portarlo prima a fare una bella passeggiata, di almeno un’ora, in modo che possa scaricare le proprie energie, soprattutto se è giovane.

Con il passare del tempo, potremo assentarci sempre più a lungo e iniziare a lasciare aperto il kennel, in modo che il cane possa uscire quando ne ha voglia, tenendo però chiusa la porta della stanza. Solo quando avrà acquisito un’assoluta confidenza nei confronti della situazione, potremo valutare di lasciargli la possibilità di accedere anche alle altre stanze.

Attenzione: a prescindere da tutto, il cane non deve mai restare da solo per lunghi periodi e soprattutto non chiuso nel trasportino. Finché utilizziamo questa tecnica, dobbiamo organizzarci per tornare a casa a intervalli regolari, per far uscire il cane e permettergli di muoversi un po’.

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